Tredicesimo nelle libere 1 e addirittura diciottesimo al pomeriggio e Fabio di Giannantonio non ha nascosto la delusione per una prestazione ben al di sotto delle attese in questo primo assaggio di fine settimana francese.
“È stata una giornata complicata. Mi aspettavo di fare molta meno fatica e di andare forte ed invece non ho fiducia nell’anteriore. Lo sento sempre al limite e non riesco a spingere come voglio, specialmente nelle frenate in angolo e questo ci fa essere un po’ più lenti, però niente panico. Stasera cercheremo di capire cosa ci manca e di cosa ho bisogno per fare un passo avanti. È un problema vecchio? No, direi che è una novità perché mi sono sempre sentito a mio agio negli ultimi due anni, o almeno abbastanza da essere competitivo. Prendere un secondo e mezzo a Le Mans da Marquez è tantissimo. Ad ogni modo come siamo arrivati al livello attuale possiamo tornarci”, il suo commento con uno sguardo positivo alle prossime sessioni.
A differenza sua le altre Ducati sono entrate subito nel Q2. “Abbiamo utilizzato un assetto un po’ diverso e probabilmente non ha funzionato. Domani cercheremo di allinearci agli altri e soprattutto di fare progressi. Detto ciò non sono preoccupato. E’ un anno e mezzo che siamo veloci e anche in questa stagione, salvo la prima gara in cui venivo da un infortunio, sono sempre andato bene, dunque per il prosieguo del weekend sarà importante dimostrarsi lucidi ed intelligenti in quanto una giornata no può sempre capitare”, ha concluso.
Qualche ansia non è mancata neppure al suo vicino di box Franco Morbidelli, nono nelle pre-qualifiche, ma vittima al mattino anche di una caduta. “E’ stato un venerdì complicato. Dopo la scivolata sono rimasto a lungo a bordo pista con la moto. Avrei voluto proseguire, ma i commissari non mi hanno aiutato a farla ripartire e alla fine ho dovuto mollare perché stava finendo il tempo. Ho dunque potuto girare poco e pure nel pomeriggio ho fatto solo due giri veri in quanto nell’usare la stessa moto ci siamo accorti che qualcosa non funzionava, era diventata ingestibile fuori dalle curve e andavo molto bene. Si era bloccato l’abbassatore e qualcos’altro che non sappiamo bene identificare. Abbiamo provato a comprendere perché il programma era di usare la moto 1, ma ad un certo punto siamo stati costretti a interrompere e sono passato sulla seconda Desmosedici che fortunatamente ha risposto subito bene e mi ha permesso di compiere un paio di tornate e i time attack. In generale la risposta è stata buona. Vedremo se riusciamo migliorare. L’essere passato al Q2 nonostante le problematiche ci fa essere molto contenti. Può sempre succedere di avere un guasto”, l’analisi dell’italo-brasiliano.