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MotoGP, Bezzecchi: "All'ultimo passaggio ho detto: "o passo o mi ammazzo". Sono vivo"

"Centrata la top10 con un giro alla morte. Questo ci permetterà di non essere imparanoiati e dover far da matti in Q1. Il passo? Non ho ancora controllato, ma mi vedo dove sono ora: 10°. In Campionato c'è la coppa Ducati e poi quella degli altri, dove siamo noi"

MotoGP: Bezzecchi:

L’ultima volta che Marco Bezzecchi era riuscito a centrare il passaggio diretto in Q2 la MotoGP incrociava passi di tango sulle rive del fiume Dulce, in Argentina. Dopodichè, il turno di pre-qualifiche, in Texas, in Qatar e in Spagna, ha assunto le sembianze di uno scoglio dove i prototipi di Noale hanno iniziato a infrangersi ed incagliarsi nelle acque del venerdì. Quest’oggi, invece, nonostante l’aborto del primo giro lanciato per via della bandiera gialla innescata dalla caduta di Zarco, il pilota romagnolo ha rischiato tutto quello un uomo può rischiare e sul filo della bandiera a scacchi è riuscito a centrare con la sua RS-GP la buca della top10.

Sul codone della Aprilia numero 72 è anche apparsa una nuova aerodinamica con doppio flap e scaglie di drago in stile Ducati. Non è un mistero che a Noale si stia lavorando a 360 per dare stabilità ad un posteriore ballerino, soprattutto con gomma nuova. Il decimo tempo scritto oggi da Bezzecchi e la scelta di montare al primo Gran Premio utilela novità provato durante i test di Jerez, lasciano sperare che la diritta via si cominci a intravedere.

“Oggi sul filo. Avrei potuto centrare la Q2 anche al passaggio prima senza bandiera gialla, ero un po più veloce e la gomma era anche un pelo più fresca. Ma si sa che è così da quando per la sicurezza c’è questa regola della bandiera gialla. Alla fine nella sfiga sono stato anche fortunato e bravo a fare l’ultimo giro veramente alla morte, li ho detto “o mi ammazzo o passo” e fortunatamente sono ancora vivo, quindi tutto apposto” se la ride il ricciolino.

Ora questa Q2 come ti cambia il weekend? Domani potrai lavorare con meno pensiero rispetto agli ultimi Gran Premi.
“Si, intanto è una bella iniezione di fiducia. Dai test abbiamo fatto qualche miglioramento e sembra che si veda. In più ci sarà maggior tempo per lavorare, senza essere imparanoiati e senza la necessità di dover fare per forza “da matti” in Q1, un turno sempre molto molto difficile. Quindi dai, stasera dobbiamo lavorare e cercare di vedere bene i dati per migliorare ancora, perché un po' di problemi li abbiamo sempre”.

Tra Jerez e qui stiamo vedendo un po di rimescolamento delle carte. La Ducati, non si discute, è la prima forza, però da Qatar continua a emergere la KTM con Maverick, la Yamaha con Quartararo e qui anche con Miller… Tu e l’Aprilia dove vi collocate?
Le Ducati sono tutte chiaramente fortissime. Pecco: Aldeguer, Alex [Marquex], Franco [Morbidelli] e anche Diggia, che oggi ha avuto dei problemini, domani me lo aspetto davanti - nella lista sfugge un certo Marc, vecchie scorie... - Diciamo che c’è la coppa Ducati e poi la coppa degli altri, che siamo noi, più la KTM in particolare con Maverick e [Vinales], le Yamaha”.

Pensando ad un ipotetico passo gara come ti vedi domani per la Sprint?
“Mi vedo decimo, perché sono decimo adesso nella classifica. Domani dopo le qualifiche e dopo la Sprint vedremo i dati, perché oggi i passi ancora devo guardarli”.

Come mai in gara, dall’inizio della stagione, ti vediamo spesso arrancare nelle prime battute e poi girare con tempi molto vicini a quelli dei migliori nel finale? Vi siete dati delle spiegazioni?
I motivi per cui faccio molta fatica a inizio gara un po' li abbiamo capiti Bezzecchi non scende nei dettagli - Ci sono state tante gare in cui ho avuto queste problematiche e ci stiamo guardando ancora. Chiaramente mi piacerebbe risolvere tutto schioccando le dita, ma in questo momento non è possibile. In ogni caso ci tengo a ringraziare, tutti i ragazzi dell’Aprilia perché sia qui, ma anche a casa, stanno facendo un lavorone, non mollano mai ed io non posso che fare come loro”.

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