Se il fine settimana di Jerez de la Frontera era partito come al solito dominando qualifiche e Sprint Race, il maggiore dei fratelli Marquez si è trovato con uno zero in pagella al termine della gara della domenica. Di nuovo in fallo come ad Austin il catalano ha regalato alla concorrenza un successo che avrebbe potuto essere facile per lui. A proposito di questa battuta d'arresto che ha finito per penalizzarlo pure nella classifica generale, dove ora è secondo ad un punto da Alex, si è espresso in diretta a DAZN un esperto delle due ruote come Carlos Checa.
“Secondo me non sa neppure lui la ragione per cui è caduto. Non gli ho visto fare nulla di strano. Si pensa a Marc si crede che abbia tutto sotto controllo, in questo caso sembrava avesse del margine, ma non si è rivelato così. Le forze in campo sono abbastanza simili, per cui il suo compito sarà quello di lavorare sul limite e la sua percezione perché l’ha privato della vittoria in due gare”, ha affermato lo spagnolo.
Un errore del 32enne è costato punti pesanti al team Lenovo. “Vorranno senz’altro analizzare la situazione perché penso che non piaccia a nessuno. Apprezzo comunque il fatto che Marquez non si dia mai per vinto. E’ esemplare cadere a oltre 150 km/h, fermarsi in cento metri, tirare su la moto danneggiata e lottare per quattro punti. Un atteggiamento del genere è degno di un grande campione”, ha evidenziato.
Come avrebbe detto John Donne, però, nessun uomo è un’isola. “Può contare su una grande squadra, oltre a possedere ottime doti di analisi e comprensione, per cui, come detto, la sua prossima sfida dovrà essere quella di individuare quel limite che prima riconosceva e gli permetteva di salvarsi e che adesso lo coglie di sorpresa”, ha proseguito nella radiografia al ko dell’otto volte iridato in Spagna rimarcando alcune considerazioni.
“Personalmente non l’ho visto tirare o cercare di fare la differenza per crearsi un vantaggio, eppure all’improvviso è scivolato. Lui stesso ne sarà rimasto stupito, per questa ragione ritengo della prendersi il giusto tempo per comprendere cosa sia successo e come non andare oltre per evitare nuove cadute”.
Dopo la visita alla ghiaia l’ex Honda ha tirato fuori tutto il suo carattere. “Voleva arrivare al podio, ma alla fine è giunto dodicesimo aiutato anche dagli incidenti davanti a lui. Questo gli ha concesso di raccogliere comunque dei punti importanti”, ha concluso il 52enne.