Fabio Di Giannantonio ha concluso i test di Jerez in 18^ posizione, ma del cronometro importava ben poco al portacolori Pertamina VR46. La sua priorità era infatti quella di trovare ulteriore sintonia con elettronica e capotecnico, così come valutare alcune novità portate dalla Casa di Borgo Panigale.
Il bilancio sembra essere positivo e il romano è pronto a dirigersi a Le Mans con fiducia e al tempo stesso consapevolezza.
“Quest’oggi ho lavorato su un paio di cose portate da Ducati, una di questa si è rivelata migliorativa e spero di utilizzarla già a Le Mans. Ci siamo inoltre focalizzati nel lavorare a stretto contatto con capotecnico ed elettronico. L’obiettivo era quello di capire la direzione da seguire al fine di avere una base solida, cosa che in gara ci è mancata. Spesso infatti siamo andati per tentativi, nonostante siamo poi riusciti a essere veloci e competitivi”.
Ti è mancato il time attack…
“Il time attack non ci serviva, perché avevamo altre priorità”.
Cosa è successo in occasione della caduta?
“Ho fatto una caduta per via del forte vento che soffiava. Ho cercato di staccare come al solito, ma ho perso l’anteriore. Ci è voluto un secondo per capire cosa stesse accadendo e poi ho visto pure gli ombrelli dei marshall volare via. Fortunatamente non è successo nulla, anche se è stato tutto veloce e non mi sono fatto nulla”.
In un test come quello odierno era possibile apportare significativi cambiamenti alla moto?
“Puoi farlo, ma nel mio cosa avevamo altro da fare. Non abbiamo bisogno di grossi cambiamenti, dato che sulla moto mi trovo molto bene, ho fiducia. L’unica cosa è che devo solo massimizzare la prestazione”.
Cosa puoi dirci della nuova levetta per azionare l’abbassatore?
“È una delle novità portate da Ducati, ma non è chiaro se ci sia un miglioramento o meno. Il resto lo dovete chiedere a Gigi… Se volete gli scrivo (scherza)... Abbiamo bisogno di tempo per capire se potrà servirci o meno, perché non ci è chiaro”.