Decimo alla bandiera a scacchi dopo essere partito dalla casella sedici, Luca Marini ha mandato in archivio il fine settimana di Jerez con discreta soddisfazione. Nonostante i difetti che ancora caratterizzano la sua Honda, l'italiano tenuto ad evidenziare i progressi complessivi oltre a quelli compiuti nel corso della tre giorni spagnola.
“La gara è stata molto bella, peccato per la brutta partenza, forse la peggiore dell’anno perché già scattavo dietro. Devo dire che sono contento perché il passo era buono e la moto ha fatto progressi rispetto a sabato, inoltre, con la gomma media al posteriore mi sono trovato meglio che con la soft. Ho portato a casa il massimo possibile oggi dopo aver battagliato con Bastianini e Zarco. Questo era il nostro obiettivo e lo abbiamo centrato. Adesso guardiamo con positività al test di domani che potrebbe rivelarsi molto interessante per noi”, ha dichiarato.
Alla domanda sulle vibrazioni, il marchigiano ha risposto: “Non abbiamo ancora risolto il problema, in quanto non appena il grip è scarso, ci scivola il posteriore e la moto comincia a vibrare. A mio avviso da quando sono cambiate le gomme e l’aderenza è aumentata la problematica è più evidente, ma tutto è scoppiato quando l’anno scorso abbiamo aggiornato la RC213V in molte parti. Da quel momento non siamo più riusciti ad eliminarla. Sappiamo in che area lavorare e ci stiamo avvicinando alla soluzione. Va considerato che in molti ne stanno soffrendo come si è visto in Qatar, ma a noi capita sempre. Secondo me è colpa del grip al posteriore, quando ne avremo di più anche le vibrazioni diminuiranno. In sintesi è l’esatto opposto della KTM, loro le patiscono perché hanno un eccesso di aderenza”.
Un test svolto su una pista gommata dal weekend di gara potrebbe falsare le indicazioni. “Certamente e infatti noi abbiamo una strategia per cercare di utilizzare al meglio la prima ora e mezzo, sperando che la pista non sia troppo sporca a seguito dei lavori che faranno questa sera per rimuovere i pannelli pubblicitari – ha svelato - Dovremo sfruttare al massimo il tracciato quando il fondo è standard, perché già dopo due ore il grip sarà mostruoso. Credo comunque che in quel frangente avremo meno vibrazioni”.
Interrogato infine sulla grande presenza di giapponesi nel paddock e in sala stampa ha detto: “Non è merito dei test, ma dell’hospitality nuova. Volevamo fare un po’ di festa. Scherzi a parte è una fase molto importante per noi perché ci saranno diverse cose interessanti da provare. Ho già un piano? Lo stiamo costruendo adesso”.