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MotoGP, Di Giannantonio: "Tutti i piloti che guidano una Ducati possono vincere"

"La supremazia di Marquez?  Fa le curve a sinistra come nessun altro. È stato bello lottare con Vinales, ma lui era più veloce di me. In questo fine settimana mi è mancato sempre qualcosa"

MotoGP: Di Giannantonio:

Dopo un bel duello con la KTM di Vinales, Fabio di Giannantonio ha terminato il GP di Jerez in una buona quinta posizione. Sesto nella Sprint Race il pilota della VR46 Racing ha saputo mantenersi costante nella performance portandosi a casa un buon bottino di punti, sebbene manchi ancora un po' per poter lottare per la vittoria. Sono felice del risultato, meno della prestazione. Per l’intero fine settimana ci è mancato qualcosa in termini di assetto e di velocità. Raggiungere questo piazzamento è dunque positivo per i punti e il campionato. I nostri guai sono cominciati venerdì, per cui dobbiamo essere contenti di come è finita e domani i test saranno utili per capire diverse cose per il futuro”, ha affermato il pilota romano.

A proposito delle differenze tecniche tra le sei Desmosedici in pista, ha detto: “La verità è che sono tutte più o meno simili, per cui chiunque di noi può vincere una gara, come ha dimostrato Alex Marquez. Chi lavora meglio con il suo team è colui che ottiene il massimo alla domenica. Bagnaia si lamenta del calo di performance in gruppo della GP25? Non so cosa stia provando sulla sua moto. L’aerodinamica effettivamente crea turbolenze quando si sta in scia, ma credo che la problematica sia dovuta alle altre moto, non alla nostra. Non avendo mai provato la GP24 mi è difficile fare un confronto”.

Sul testa a testa con Vinales, il 26enne ha raccontato: Maverick andava molto forte. Ci siamo passati e ripassati per diversi giri. Probabilmente ho anche disturbato la sua gara perché alla fine era più veloce di me. E’ stato bravo. Sinceramente, quando era davanti a me aveva un buon passo e riusciva essere più rapido. La KTM non ha una buon trazione in uscita di curva, a differenza nostra. E' vero che in questo weekend non ho mai avuto un feeling perfetto in uscita ed ero più in difficoltà rispetto al solito, tanto che alla fine non sono riuscito a recuperare e ad avere un super passo, ma lui è stato complessivamente migliore in tutto, quindi loro hanno lavorato meglio di noi”.

Tornando all’argomento comparazioni, ha quindi spiegato: Tra la GP23 e la GP24 c’era un divario di un secondo ed infatti io e Bezzecchi fino a metà anno andavamo fortissimo rischiando di cadere, perché si girava con tempi che nel 2023 non erano alla portata di quella moto. In questa stagione non è così perché le Ducati sono più o meno tutte sullo stesso livello ed infatti si cade un po’ meno”.

Sul valore di quanto sta facendo Marc Marquez ha poi sostenuto: “Lui è fortissimo e nelle curve a sinistra ha sempre qualcosa in più. Nel 2024 non faceva una differenza schiacciante, ma in questo Mondiale è diventato il suo punto di forza e ciò gli consente in altri tratti del circuito di gestire un po’. Ognuno ha le sue caratteristiche. Ad esempio Pecco è uno staccatore, Alex è un mix e sembra il più completo. Per quanto mi riguarda, mi manca ancora fiducia nella moto.  Nonostante  i buoni risultati, come il podio di Austin e il Qatar dove c’erano le premesse per fare molto bene, non parto mai con sensazioni ottimali e ci devo lavorare sopra in corso di weekend”.

Dodicesimo alla bandiera a scacchi dopo essere caduto, Marc ha terminato ad appena 20” dal fratello  malgrado una moto compromessa nella carenatura e i sorpassi da compiere, facendo così sorgere dei dubbi sull’importanza dell’aerodinamica. “E’ un tema delicato. Io, ad esempio, a Lusail ho corso senza due ali e andavo fortissimo. Avrei avuto il passo per chiudere secondo. Alcune volte, invece, con una sola aletta persa non riuscivo a tenere la moto dritta. Anche i tecnici non hanno una risposta certa. Sicuramente tutto quello abbiamo sulla moto aiuta, ma il bello è che come piloti riusciamo ancora a fare la differenza”, ha argomentato.

Domani l’appuntamento sarà con i test, un possibile punto di svolta per il romano, che a inizio stagione aveva saltato dei test importanti per via dell'infortunio. “Sarà cruciale sfruttare ogni secondo per recuperare il tempo perso in inverno. Ho visto la lista delle cose da provare e saranno molte in termini di novità e di assetto, quindi sarà una giornata serrata.Mi interessa di più il lavoro sul setup o godere di aggiornamenti?  In generale la GP25 funziona bene, ma c’è del margine per andare meglio oltre che per ottimizzare quanto già abbiamo. Oggi ha vinto Alex che ha la mia stessa moto, quindi l'obiettivo è andare come lui e fare un ulteriore passo avanti ”, ha concluso.

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