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MotoGP, Morbidelli: "La cosa migliore di oggi è stata rialzarmi dopo la caduta"

"Sento male da tutte le parti, gli air fence hanno fatto il loro lavoro. La multa ai Marquez? Di solito si penalizza con posizioni in griglia". Di Giannantonio: "sono in ritardo di un giorno"

MotoGP: Morbidelli:

Franco Morbidelli si siede e tira un sospiro di sollievo. Lo sguardo è cupo, e non essere salito sul podio nella Sprint a Jerez non è il motivo. “Sono dolorante, sono molto dolorante. Mi fa male tutto, vedremo come mi sveglierò domani mattina” cerca di sorridere. La caduta nel turno di libere di questa mattina impressionante, l’impatto contro gli air fence tremendo.

Potere tornare al box dopo un botto del genere, dopo essere finito contro gli air fence, rimettersi in sesto per fare qualifiche e Sprint è stato incredibile, la cosa più bella della giornata - assicura -  Essere stati capaci di superare nel modo migliore quella caduta era qualcosa che bisognava fare. Grazie al mio fisioterapista mi sono rimesso abbastanza in sesto, ora cercheremo di fare un altro passo in avanti per domani”.

La curva 4 è un punto velocissimo, cadere lì non è mai una bella esperienza.

“Il problema è stato che la gomma era molto fredda ed ero al primo giro. Ho perso l’anteriore - spiega Franco -  Ho preso un grosso colpo in entrambe alle mani, ho perso anche un guanto, non so cosa sia successo. Poi una grande botta al collo. Gli air fence hanno fatto un grandissimo lavoro, ma garantisco che si sentono”.

Il pilota del team VR46 non è stato l’unico ad avere un atterraggio brusco sull’asfalto di Jerez. “Parliamo spesso delle velocità che raggiungiamo con queste MotoGP, sono incredibilmente alte. Jerez è diventata una pista stretta con vie di fuga strette. Hanno già migliorato in alcuni punti, ma stanno lavorando anche su altri, come le curve 4 e 7”.

Prima di congedarsi, Morbidelli commenta la multa appioppata ai Marquez per essere usciti dalla corsia box quando era ancora chiusa.

Se non ricordo male, mi era successa la stessa cosa in Moto2, credo al Sachsenring, e avevo ricevuto una penalità in termini di posizioni di partenza. Spesso e volentieri le penalizzazioni vanno in quel senso” la sua opinione.

La giornata non è andata nel verso giusto neppure dall’altra parte del box, con Di Giannantonio che ha chiuso la Sprint al 6° posto, ultimo delle Ducati. Per lui la vita ha iniziato a complicarsi ieri, quando avevano preso una direzione sbagliata con qualche esperimento di troppo.

La verità è che siamo indietro di un giorno. Il mio tempo di oggi sarebbe stato ottimo… se l’avessi fatto ieri - ammette Fabio - Abbiamo iniziato a lavorare bene sulla moto da questa mattina e questa sera dovremo capire come fare a fare due passi in avanti in colpo solo per domani. Non sono troppo contento, ma alla fine l’abbiamo un po’ salvata. Io e la squadra ci prendiamo la responsabilità delle prove fatte ieri, ci stanno penalizzando per il fine settimana”.

Quindi bisogna guardare avanti.

I punti veri li danno la domenica e mi aspetto di fare meno fatica rispetto a oggi. Nella gara lunga premia la costanza, possiamo recuperare qualche posizione e dovremo lavorare bene per entrare nei primi 5” dichiara il suo obiettivo.

Per riuscirci, però, deve sistemare alcune cose sulla sua Desmosedici.

Ho avuto dei problemi di vibrazioni al posteriore, gli ultimi 3 o 4 giri andavo veramente piano. Questa non dovrebbe essere una pista in cui si hanno questi problemi, quindi dobbiamo capire cosa sia successo. I primi 3 hanno sofferto meno di me, quindi significa che hanno lavorato meglio”.

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