Scattato dalla piazzola 18 e giunto al traguardo della Sprint Race di Jerez de la Frontera in quattordicesima, Enea Bastianini non ha nascosto il proprio disappunto per un weekend che doveva portare ad altri esiti e che invece si sta rivelando abbastanza complicato sotto il profilo tecnico.
"Stamane abbiamo fatto un piccolo passo avanti rispetto a venerdì. Mi sono subito sentito a mio agio e in qualifica credevo di poter fare un gran giro, ma alla fine, nel secondo time attack, non so perché, ma la gomma posteriore spingeva molto quella anteriore facendola calare in modo evidente, per cui mi sono ritrovato a partire in diciottesima posizione – ha analizzato - L’inizio della Sprint è stato complesso perché ho duellato a lungo con Aleix Espargaro e Raul Fernandez, almeno per quattro/cinque giri, mentre successivamente ho proseguito del mio passo e non è andata male. Onestamente la moto era molto nervosa e con il solito problema che si presenta quando fa caldo, ovvero le vibrazioni. Mi aspettavo qualcosa di più anche a livello di sensazioni. Abbiamo patito anche la mancanza di grip in particolare modo a sinistra”.
Davanti all’interrogativo su quanto differisca la sua RC16 da quella di Vinales il romagnolo ha risposto: “Non ne ho idea, ma non credo molto. In generale tutti e quattro noi piloti del marchio stiamo guidando moto diverse”.
Dopo anni trascorsi in sella alla Ducati a battagliare per le prime posizioni, oggi il riminese si trova a dover navigare nelle parti basse della classifica, una realtà non facile da sopportare. “Sto cercando di affrontare la situazione con calma dando il 100% e con la consapevolezza che il mio potenziale non è questo. Al momento siamo indietro, ma sono fiducioso che entro il termine della stagione torneremo dove ambiamo”, ha affermato volgendo poi lo sguardo sul test di lunedì. “Non abbiamo lavorato molto in quell’ottica e non so ancora quali novità ci saranno da provare. Credo che sia cruciale accumulare chilometri per chiarirci le idee perché c’è qualcosa che non torna, in particolare non capiamo perché non appena tocchiamo il gas perdiamo tempo, nelle curve a sinistra soprattutto”, ha chiosato.