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MotoGP, Zarco: "Lo scorso anno non riuscivamo neanche a piegare in moto, ora è diverso"

"Riusciamo ad essere veloci e fare un buon giro, lottando un po' con la moto, ma ci manca la costanza, quella dei primi tre piloti. Sono felice di essere il pilota Honda più competitivo, il supporto nel team LCR è lo stesso di HRC e Albesiano è sempre pronto ad ascoltarmi"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco , mettendo la firma sul 7° crono nelle prequalifiche di Jerez,  si conferma ancora una volta il pilota più veloce in casa Honda conquistando per sé una Q2 preziosa.  Un risultato frutto sì dello sviluppo della casa giapponese ma anche delle capacità di adattamento del portacolori LCR che, al netto delle difficoltà tecniche che tutt'ora permangono sulla moto, può dirsi soddisfatto e puntare ad obiettivi sempre più alti. Interpellato sui passi avanti rispetto alla scorsa stagione, la disamina del francese non poteva essere più schietta: "Lo scorso anno non riuscivamo neanche a piegare con la moto" ammette ai giornalisti. Strano ma vero, a testamento dei suoi 38 punti stagionali, il francese al momento è anche il primo dei rivali della Ducati in classifica.

"Ho meno fiducia sulla moto di quanto ne ho avuta nelle scorse gare - esordisce il francese al termine del venerdì -  ma è normale, il tracciato è più piccolo e l'asfalto ha un'aderenza minore. Lo si vede perchè non siamo gli unici con queste sensazioni, molti piloti stanno affrontando lo stesso problema. Nel complesso quindi sono soddisfatto di questa giornata, nonostante le difficoltà sono riuscito a mettere assieme un buon giro e conquistare la Q2 diretta. Domani l'obiettivo sarà fare un passo avanti proprio sulle sensazioni, perchè quando sono buone riesco a sfruttare bene questa moto. Penso che una top sei sia un obiettivo raggiungibile, sarebbe un'ulteriore dimostrazione del nostro potenziale. Sarebbe una bella sfida per noi, ma se andasse bene sarebbe un ottimo segnale per la stagione".

Rispetto alla scorsa stagione, che tipo di crescita sta vivendo la Honda?
"E' stata una crescita graduale, l'anno scorso eravamo ancora troppo lontani. Non riuscivamo neanche a piegare con la moto, mentre ora le cose funzionano e siamo più competitivi. Abbiamo ancora dei problemi di vibrazione, non siamo gli unici, ma dobbiamo risolverli perchè le Ducati hanno sotto controllo questo tipo di problemi, e quando sono a loro agio sono davvero veloci".

Joan Mir ha sottolineato quanto abbia dovuto faticare in frenata, è così anche per te?
"Non proprio, anche se qui abbiamo dovuto spendere molte più energie sulla moto, il che non è un buon segno in vista della gara. E' un qualcosa su cui dobbiamo lavorare per poter avere il controllo della situazione".

Il fatto di essere il miglior pilota Honda in questo momento ha cambiato qualcosa nel box o nel rapporto tra il team LCR e HRC?
"No, anche se continuiamo ad avere il pieno supporto da Honda, lo stesso supporto degli altri piloti Honda. Sono felice di essere ancora il pilota più competitivo in Honda in questo momento, è anche un mio obiettivo personale ed è normale in un ambiente competitivo. Il team sta lavorando bene, ci sono gli ingegneri giapponesi che vengono da noi, come anche Romano Albesiano che è sempre pronto ad ascoltare ciò che ho da dire. L'atmosfera generale è ottima".

Cosa vorresti vedere nei test di lunedi?
"Ci serve più velocità, rischiando di meno. Anche avere più feedback dal mezzo, per poter avere la possibilità di giocare di più con la moto. Ora so di poter fare un buon giro, essere veloce in ingresso curva seppur lottando un po' con la moto, ma è un qualcosa che si può fare per un giro. Ciò di cui abbiamo bisogno è poterlo fare con costanza, giro dopo giro. Questo è ciò che sono in grado di fare i primi 3-4 piloti".

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