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MotoGP, Morbidelli: "Un venerdì come speravamo, senza intoppi. Dobbiamo lavorare sul passo"

"Oggi è stata una giornata lineare. Solo in mattinata ho avuto qualche difficoltà in frenata e accelerazione che nel pomeriggio abbiamo risolto. Ci troviamo bene con le gomme nuove, ma Marc è più veloce sul passo"

MotoGP: Morbidelli:

Franco Morbidelli ha iniziato il fine settimana di Jerez così come aveva chiuso il Gran Premio del Qatar: in terza posizione. Il portacolori del team Pertamina VR46 sembra ormai aver trovato l’equilibrio giusto per occupare stabilmente un posto nei quadri di vertice della classe regina, la “zona degli eletti”, com’è stata da lui stesso definita a fine giornata.

Il suo venerdì ha avuto uno sviluppo rettilineo, lineare. Partito con una lieve mancanza di fiducia in frenata e accelerazione durante il turno mattutino, concluso in decima posizione, al pomeriggio è filato tutto via liscio grazie al lavoro con la squadra che gli ha permesso di accordare anche le piccole stonature e chiudere a poco più di un decimo e mezzo dal record della pista di Alex Marquez.

E’ dunque un Morbidelli disteso quello che si presenta ai microfoni della stampa, col tono pago e leggero di chi sa che c’è ancora da migliorare per essere con i migliori, ma lo proverà a fare partendo da una soddisfacente base di sicurezze.

“Siamo partiti molto bene, sono stato di nuovo veloce da subito. Abbiamo avuto una giornata lineare. Un venerdì senza intoppi, senza difficoltà troppo grandi era quello che speravamo. L’unica difficoltà che abbiamo incontrato è stato il feeling di questa mattina, abbiamo dovuto cambiare un po' di cose sulla moto e siamo riusciti a migliorare molto sia passo che velocità con gomme nuove. Questo è positivo, la squadra ha lavorato alla grande”.

Nel turno della mattina quali erano stati i piccoli problemi?
Questa mattina la cosa che mi mancava era un po' di feeling in fase di frenata e accelerazione e sono molto felice di aver risolto nel pomeriggio”.

Ci sono state tante cadute nelle pre-qualifiche. La causa sono le condizioni della pista o siete tutti molto vicini al limite?
“Tutti conoscono molto bene Jerez e guadagnare quell’extra, anche se parliamo solo di qualche millesimo, può fare la differenza, fa entrare o no in Q2, che è molto importante oggi, quindi sicuramente tanti piloti oggi hanno rischiato molto. Dunque, questo numero di cadute ci sta”, chiosa consapevole l'italo-brasiliano.

In pista abbiamo visto te, Bezzecchi e Bagnaia spesso vicini. Strategia o meno, ti ha aiutato?
Sicuramente si, perché fare un primo time attack con un riferimento e la scia aiuta sempre. Poi il primo assalto al tempo è molto importante perché mettersi da subito in una buona posizione ti permette di avere più margine e di soffrire meno nel caso in cui vengano esposte delle bandiere gialle durante il resto del turno. Anche se chiaramente è nel secondo time attack che si cerca davvero di estrarre il massimo.”

Per domani c’è qualche area in particolare dove concentrerai il lavoro?
Dobbiamo ancora migliorare il passo perché Marc [Marquez] è stato più veloce. Con le gomme nuove ci troviamo bene, abbiamo fiducia, è sul passo che dobbiamo lavorare

Ieri in conferenza avevi detto che sarebbe stato importante constatare le condizioni della pista dopo l’alluvione che aveva colpito Jerez a inizio marzo. Qual è ora il tuo giudizio?
Le condizioni del tracciato sono molto buone, a parte le curve 13 e 6, che sono i punti più bassi della pista e probabilmente quelli in cui si erano depositati più acqua e fanga. E’ comprensibile. Ma in ogni caso la pista è okay”.

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