English
Italiano
Lo avevamo lasciato in decima posizione a Lusail e lo ritroviamo al termine della prima giornata di azione a Jerez molto più indietro e con qualche preoccupazione in più anche se la classifica, almeno secondo le sue parole, non è veritiera. Luca Marini ha chiuso le libere 1 spagnole in sedicesima piazza e le pre-qualifiche in diciottesima, ma con uno sguardo fiducioso al prosieguo di weekend.
“Peccato per le bandiere gialle legate alle cadute, ma fa parte del gioco - ha affermato - Stamane ho faticato con l’assetto e l’elettronica, mentre in seguito siamo riusciti a sistemare e ho fatto progressi, ciò malgrado rispetto agli altri mi è mancato un run, un altro tentativo. Complessivamente però siamo andati bene e le sensazioni sono state buone. Domani cercheremo di fare un ulteriore passo avanti. Mi aspetto una Q1 complicata perché c’è Ogura che va molto forte, ma pure Binder, Miller, Bezzecchi e Rins. Comunque il fatto che non ci siano le Ducati è importante”.
Vinales ha evidenziato come le Ducati in Spagna siano agevolate dalle tante curve che tornano indietro. “Non credo sia quello l’unico loro punto di forza, detto ciò la RC213V funziona ovunque – ha sostenuto - In Qatar abbiamo fatto bene e anche qui non siamo messi male, il nostro tallone di Achille è sempre il grip. Di solito qui non manca, ma noi stiamo faticando lo stesso anche con gomme nuove, in entrata, in uscita e in frenata. In particolare non riusciamo a far lavorare bene quella posteriore, ma nel complesso la mia Honda risponde bene nelle curve lente, come in quelle veloci sebbene la preferisca proprio in queste ultime in quanto nelle prime non siamo perfetti e per la scarsa aderenza tende a scivolare”.
Interrogato sulle vibrazioni, il marchigiano ha infine replicato: “Per il momento nessun problema, ma non lo è mai al venerdì da questo punto di vista in quanto è un difetto che si presenta nella Sprint Race”.
