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È un venerdì alla rincorsa quello di Enea Bastianini a Jerez. Il romagnolo chiude infatti 19° al termine delle FP2, attardato di oltre un secondo con la sua KTM. Da parte sua c’è rammarico, perché il copione sembra essere più o meno lo stesso di quando inizia il weekend di gara.
Sta di fatto che Enea cerca di analizzare con grande lucidità quanto accaduto quest’oggi sul tracciato andaluso.
“È stata una giornata bella difficile, soprattutto all’inizio – ha detto - ogni volta che arrivo su una nuova pista è strano, perché è come se salissi per la prima volta su questa moto. Rimango infatti sorpreso di tutto ciò. A fine FP2 siamo riusciti a migliorare, ma non solo al livello che vorrei. Purtroppo la moto è nervosa e non gira molto, è molto difficile essere forte nelle curve veloci, specialmente nelle curve a sinistra del T3. Tra l’altro il vento era più forte"
Hai provato le nuove forcelle e l’aerodinamica posteriore?
“Abbiamo provato diverse soluzioni, ma alla fine la moto è più o meno sempre la stessa. Mi piace l’altra soluzione di forcella, considerando che oggi ho provato l’aletta posteriore, ma in certi momenti siamo un po’ confusi. Meno vibrazioni? Dipende, in alcune occasioni sì, in altre no. Con la gomma nuova le sensazioni sono rivelate migliori”.
Manca quindi la continuità?
“Purtroppo non mi sento a mio agio e vado avanti ad alti e bassi. Partiamo in difficoltà, poi finiamo benino. Speravo di trovarmi in una situazione diversa, perché non riesco a forzare”.
Quanto pensi sia grande questo ostacolo?
“Il problema è principale è che non riesco a fare percorrenza e quando ho qualcuno davanti non riesco a stargli a ruota. Acosta? Non so bene che moto stia usando, se quella dello scorso anno o la nuova. Io sto utilizzando quella di quest’anno e sono uno dei pochi, se non l’unico con la scatola posteriore diversa. Detto ciò: penso che ognuno di noi abbia una moto diversa. Al momento non è chiara la direzione tranne che il fatto che sono l’ultimo della KTM nel momento in cui deve fare un giro buono”.
