A sorpresa, nella prima giornata di animazione nel paddock di Jerez de La Frontera, si è presentato davanti alla stampa Massimo Rivola. Il boss Aprilia ha ovviamente dedicato buona parte del suo intervento al ragguaglio sullo stato di salute dello sfortunato Martin, rovinosamente caduto e investito nel corso del GP de4l Qatar e attualmente in convalescenza con bene undici fratture costali.
"La prima notizia buona è che Jorge ha potuto lasciare l’ospedale per andare in hotel e la seconda è che sabato potrà tornare a Madrid con un aereo medico. Credo che da lì potrà cominciare il recupero attorniato dai suoi affetti, anche se comunque il papà Angel e la fidanzata Maria sono stati a Doha con lui, ma certamente stare a casa aiuta. Una volta in Spagna dovrà sottoporsi a degli esami presso la struttura Ruber Internacional e poi si valuteranno i tempi di recupero. Per lo scafoide sembrava si dovesse aspettare due o tre mesi e invece è stato molto più rapido. Adesso quindi vedremo", le sue parole.
Venendo già da due infortuni consecutivi per Martinator l'aspetto mentale potrebbe giocare un ruolo cruciale. "Non sapendo quando potrà rientrare mi preoccupa l'aspetto psicologico, tanto quanto quello fisico. E’ stato un colpo duro per lui, tuttavia ha così tanto cuore, tanta energia e tante palle, che mi fa essere ottimista. E' un campione non per caso", ha affermato.
Da domani in pista con Bezzecchi ci sarà di nuovo Savadori. A chi lo ha definito non all'altezza della situazione il manager ha risposto: "L’opportunità con Lorenzo è di sviluppare la moto pian piano, così che lo spagnolo, quando tornerà, potrà trovarla in ordine. Ciò che conta al momento è che chi la guida ne conosca tutto il passato e che l'abbia provata di recente. Lo stesso Sava più la guida più ha la possibilità di dare un riscontro visto che non appena prova qualcosa lo passa a Bez, che oggi ha tutto il peso del team sulle sue spalle, per avere il suo benestare. Da un lato è vero dobbiamo rinunciare al numero 1, dall’altro quindi possiamo velocizzare il processo evolutivo. Considerato che il campione del mondo in carica ha scelto di venire da noi significa che l'italiano finora ha fatto un buon lavoro".
La Casa di Noale aveva chiesto di concedere a Martin la possibità di provare prima di scendere in pista in Qatar, ma è la domanda non è stata approvata. "Ho risollevato questo punto e ne discuteremo perché credo vi siano tutti i presupposti per rivedere la regola. Potrebbe essere utile per qualunque pilota, penso ad esempio a Miguel Oliveira che anche lui sta saltando delle gare e che potrebbe essere aiutato dall'opportunità di mettersi prima in sella. Oggi puoi essere allenato quanto vuoi, ma la MotoGP è la MotoGP, in quanto è molto probante a livello di sforzo fisico", ha asserito.
Tornando con la mente all'incidente che ha rimesso lo spagnolo nei guai, il manager ha spiegato: "È arrivato lungo alla curva 12. Lì c’è un cordolo per le auto e poi c’è l’asfalto. E' andata così. Con l'erba sarebbe stata una scivolata quasi banale. Quando corri sulla stessa pista della F1 non puoi chiedere la modifica dei cordoli in continuazione. Ricordo che una volta discussi con l’allora direttore di gara del Circus Charlie Whiting sostenendo che asfaltare le vie di fuga è contrario alla sicurezza, in quanto con ghiaia o erba si scoraggia a sfruttare tutto lo spazio utile, ma, come detto, quando si condivide un tracciato con la F1 è questa ad avere ragione. I piloti di moto devono quindi stare più attenti".
Sul comportamento da tenere nei prossimi mesi verso l'iridato in carica ha quindi considerato: "Adesso, come Aprilia, dobbiamo trattarlo come un figlio e accoglierlo quando sarà pronto. Gli vogliamo bene e gli staremo vicino. Può suonare paradossale sostenere che non abbiamo fretta, ma il suo rientro dipenderà soltanto dall’esito degli approfondimenti clinici. Il suo ritorno a Lusail è stato affrettato? No, credo fosse il momento giusto e anche i dottori erano d’accordo. Ha sbagliato, ma fino all'errore stava gestendo bene la velocità e infatti stava andando più lento".
Alla domanda su cosa si attende da Aleix Espargaro, in azione come wild card in sella alla RC213V ha detto: "Da Andorra è venuto qui in bici. Speriamo che si ricordi che adesso è un ciclista e non più un pilota. Scherzi a parte assieme abbiamo costruito pagine bellissime e se Jorge è qui è anche merito suo. Personalmente non credo alla fortuna e alla sfortuna, ma ultimamente ci sto ripensando dato che sta andando tutto storto, però mi piace guardare sempre agli aspetti positivi, in quanto piangere è inutile. Abbiamo l'opportunità di fare più prove con Savadori e ne approfitteremo. Tornando ad Aleix penso sarà molto competitivo, per cui si dovranno preoccupare gli altri piloti Honda".
Infine un giudizio sulla condotta di Marco ha chiosato: "Siamo contenti di lui, ha un passo gara da top 5 e compie bei sorpassi, deve solo migliorare in qualifica. L'interrogativo è se partendo più avanti sarà in grado di lottare per posizioni migliori".