Cosa si aspetta dal Gran Premio di Spagna di questo fine settimana e come procede lo sviluppo del V4: sono stati questi i temi su cui si è concentrato Fabio Quartararo in questo giovedì a Jerez. Una tappa a cui il pilota transalpino arriva sull’onda del settimo posto conquistato in Qatar, il suo miglior piazzamento in questa prima parte di stagione, e a pochi giorni di distanza dal test effettuato dai collaudatori Yamaha a Valencia. Dove è scesa in pista la prima delle due moto con motore V4 su cui la Casa di Iwata sta lavorando per il prossimo futuro.
Un test su cui non ha voluto esprimere pareri, evitando accuratamente di fornire feedback sulla nuova Yamaha.
“Non so cosa posso dire a riguardo, quindi preferisco non dire nulla. Non è il primo test che è stato effettuato fatto con il motore V4. Ma nel processo in cui ci troviamo ora non si tratta di pensare alle prestazioni, ma di verificare che tutto funzioni. Stanno facendo molte verifiche e quel che posso dire è hanno effettuato soltanto pochi giri in due giornate, non una giornata intera di test. Ritengo sia troppo presto per dare un feedback sulla moto, per questo non voglio parlarne: perché magari dico una cosa e viene fuori che è tutto il contrario. La moto gira per il momento, quindi sta andando”, ha spiegato il transalpino con una battuta.
“Se ho visto la nuova moto? No. Ero vicino a vederla, ma non volevo andare a Milano prima di partire per il GP. Sinceramente, non non mi interessa vederla - ha ammesso - Può essere rosa o in qualunque altro modo, tutto ciò che voglio è che vada veloce. Quindi, per il momento, non l’ho vista nemmeno in foto. Se so quando la guiderò? Sì, ma... no. Se vogliamo essere realisti, credo che più o meno tutte le moto del prossimo anno verrà provata intorno ad agosto o settembre. Quindi, penso che sarà più o meno questo il periodo in cui la proverò”.
Con tutti i test programmati dalla Yamaha nei prossimi mesi, potrebbe arrivare anche prima la prima presa di contatto tra El Diablo e il V4 giapponese. Ma il nizzardo non la pensa così.
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“Al momento stiamo ancora spingendo molto sulla nostra moto attuale: i test sono incentrati su quest’anno, per cercare di rendere la moto il più veloce possibile. Saremo molto impegnati su questa moto da qui ad Assen: ci aspetterà un intenso periodo di test. Più avanti l’attenzione sarà rivolta al V4, ma non adesso”, ha puntualizzato.
Sarebbe sensato per la Casa dei Tre Diapason portare affrontare le wild card a disposizione con la nuova moto?
“Penso che una wild card serva per fare dei test e soprattutto, a parer mio, per il futuro. Non so quale sia il piano, se vogliono fare una wild card anche con la moto con il V4 oppure no. Ma è sempre molto più interessante provare qualcosa in un weekend di gara piuttosto che nei test. Perché in un test sei da solo, o con 3 o 4 piloti al massimo, mentre in gara puoi confrontarti con tutti quanti. Credo sia molto importante e, anche se non so (cosa faranno), spero useranno la V4 nelle wild card”, ha risposto.
Per Quartararo, del resto, la strada per il futuro è già tracciata.
“Non so dove sarò nel 2027, ma per me la strada è chiaramente quella del V4 già dal prossimo anno. Stiamo guidando in modo completamente diverso dagli altri. Ci sono cinque costruttori e quattro di loro hanno il V4. Fossimo stati tre e due o viceversa, magari… Ma vedendo il modo in cui si sentono e ci influenzano gli altri, è chiaro che dobbiamo scegliere il V4 - ha sottolineato - Per il mio futuro sarà molto importante vedere come sarà la moto del prossimo anno. Si tratterà di andare veloce, ma anche di essere in grado di andare forte in gara e di lottare con gli altri. In passato eravamo molto veloci guidando da soli. Non ho mai vinto una gara lottando, la maggior parte delle mie vittorie le ho raggiunte in solitaria, cercando di andare in fuga. Diciamo che nella lotta siamo i peggiori”.
Parlando invece delle sue aspettative per questo fine settimana, Fabio ha aggiunto: “Spingere lo facciamo sempre, ma non so dire quanto potremo farlo. L’anno scorso per me è stata la peggior gara dell’anno, ma conservo dei bei ricordi del passato. Vedremo. Ho un buon feeling feeling con la moto, soprattutto sul giro secco. Per questo, questo fine settimana, il mio obiettivo è quello di essere veloce sul giro singolo, ma anche di cercare di mantenere un buon ritmo. Sappiamo che il consumo degli pneumatici qui non è male, quindi speriamo di riuscire a essere veloci, di qualificarci bene e di fare delle belle gare. Ma non mi pongo come obiettivo una posizione specifica”.
Sebbene nello scorso appuntamento la M1 abbia cominciato a mostrare il potenziale messo in luce a Sepang, per il nizzardo è difficile fare previsioni sulla sua competitività.
“Sinceramente parlando, le prestazioni che abbiamo ottenuto a Sepang le abbiamo sfruttate in Qatar. Dove, in pratica, le circostanze hanno reso possibile una prima fila che altrimenti per me non sarebbe stato chiaramente possibile raggiungere. Perché abbiamo centrato la prima fila? Perché la pista aveva tanta aderenza. Abbiamo girato il venerdì e il sabato il grip era ancora maggiore, mentre domenica l’aderenza ha cominciato a diminuire dopo la gara della Moto2 e non siamo stati veloci. Dipende tutto dalla pista e non dalla nostra moto - ha osservato - Per questo, almeno da parte mia, cerco di cambiare un po’ la mia visione e di cercare di fare in modo che anche per la nostra moto sia un po’ come per gli altri, che qualunque sia la condizione della pista non hanno una grande variazione nell’aderenza. Cercheremo sicuramente di massimizzare il potenziale e di essere il più vicino possibile ai primi”.