Per un po’ ci aveva creduto, ma alla fine la potenza del mix letale Marquez – GP25 ha avuto il sopravvento e per Franco Morbidelli, incapace di reggere il passo anche dell’Aprilia di Vinales e della Rossa di Borgo Panigale di Bagnaia, si è profilato un quarto posto diventato terzo a seguito della retrocessione di Maverick per la pressione degli pneumatici.
In ogni caso, per il pilota della VR46 Racing l’aver potuto dettare il passo per qualche chilometro in Qatar è stato ragione di sollievo seppur con qualche rammarico.“Ho ricontrollato i dati e posso dire che la gestione gomme è stata sbagliata perché in realtà nella prima metà di gara, quando me ne sono andato, non stavo consumandole tanto, al contrario stavo guidando molto bene. Quando è arrivato Marquez che assieme a Vinales stava andando molto forte ho avuto un dubbio. Marc probabilmente in quel momento era semplicemente più veloce, in quanto le informazioni a disposizione ci dicono che il mio consumo era ottimale, anzi inferiore a quello degli altri. Nel complesso però non ho saputo amministrare in maniera perfetta e cercherò di migliorare”, ha ragionato l’italo-brasiliano da Jerez.
Stuzzicato invece sul presunto gioco di squadra dei due Marquez ha detto: “Con i ragazzi dell’Academy non siamo fratelli di sangue ma ci siamo aiutati tanto a vicenda e ancora lo facciamo in allenamento. Durante i weekend di corsa, effettivamente, Marc e Alex sembra che si tirino e si diano la scia. Questo atteggiamento può aiutare, dunque se lo fa la concorrenza va replicato perché può rivelarsi utile. Bisognerà parlarne”.
Infine sul potenziale mostrato a Lusail ha concluso: “Occorre rimanere con i piedi per terra e pensare che i rivali sono agguerriti. Lottare per le prime cinque posizioni, che è la nostra ambizione, è molto difficile e per riuscirci è necessario fare un lavoro perfetto, comunque dobbiamo continuare a fare quanto sappiamo, al meglio”.