Al termine del Gran Premio del Qatar Alex Marquez ha rotto l'incantesimo che dalla prima gara sino ad allora lo aveva visto come incapsulato in una bolla magica di sette secondi posti consecutivi. Il deragliamento dai binari d'argento, tuttavia, non è avvenuto grazie ad una vittoria, come avrebbe sperato, bensì con un sesto posto giunto a termine di una gara caotica e un pò pasticciona, segnata nelle battute iniziali dai contatti con il fratello maggiore e con Fabio Di Giannantonio, costatogli un long lap penalty.
Dopo aver perso la leadership del Campionato a favore del finora ingiocabile MM93, per lo sbarco in Europa della stagione 2025 il minore dei fratelli Marquez tenterà sul tracciato casalingo di Jerez di ritornare a frequentare i piani alti della classifica cui tanto si era affezionato durante le tappe extracontinentali. Qui nel 2017 ottenne la prima vittoria di carriera nella Moto2, e non sarebbe affatto male festeggiare i 29 anni compiuti ieri regalandosi il primo podio in MotoGP sullo storico tracciato andaluso.
“Si, sarebbe molto bello, però dobbiamo approcciare questo fine settimana con la stessa mentalità che abbiamo avuto nelle prime quattro gare di questa stagione, cercando di fare sempre il massimo. Fino a questo punto siamo stati molto veloci, però ora siamo a Jerez, una pista totalmente diverse rispetto ai quattro tracciati che abbiamo affrontato ad inizio stagione, per cui dobbiamo essere concentrati e dare il 100%. Ovviamente essere qui a Jerez è qualcosa di estremamente speciale per me, la mia prima vittoria in Moto2 l’ho ottenuta qui, però non possiamo perdere il nostro metodo, dobbiamo fare le stesse cose e lavorare nello stesso modo. Con queste basi cercheremo di fare il massimo per vincere".
Come pensi si possa battere la versione attuale e così completa di tuo fratello Marc?
“Nelle gare di moto non ci sono segreti, devi lavorare di più, devi andare più veloce dei tuoi avversari. Marc è in ottime condizioni ed anche di ottimo umore in questo momento. Ma sicuramente arriverà una pista nella quale faticherà un pochino di più, perché è impossibile essere sempre il più forte in 22 gare, anche se lui è in grado di ribaltare la situazione pure quando non tutto va alla perfezione. Per batterlo devi essere perfetto in ogni sessione, quello è il punto chiave, ma se riesci a farlo e lui resta nello stato in cui si trova ora, resterà difficile stargli davanti. Raggiungere il livello di Marc è dove si trova il mio limite e di tutti gli altri piloti Ducati, sono i piccoli dettagli che dobbiamo curare, perchè abbiamo una moto abbastanza simile, quindi è lui a fissare il limite ed è lì che dobbiamo arrivare perfezionando i particolari".
Ad oggi sei tu il suo primo inseguitore in Campionato. Pensi che alla lunga potrebbe diventare difficile reggere la pressione di una lotta fra voi due?
“Abbiamo ancora tutto il Campionato da fare, quindi spero che ci sia questo problema per me! Lo vedremo solo nelle ultime gare se ci sarà un Campionato giocato fra due fratelli. Sarebbe un problema bello e spero davvero di doverlo affrontare”, chiosa sorridente il numero 73.
Tornando a quello che è successo in Qatar a Maverick Vinales, qual è il tuo parere sulla regola della pressione pneumatici?
“Io capisco che possa essere una cosa deludente incappare in questo genere di penalità quando ti capita, però è una regola che vale per tutti”.