Aveva chiuso la stagione 2024 da fanalino di coda. Oggi invece, dopo quattro weekend di gara, la Honda occupa il secondo posto della generale costruttori sebbene con un distacco di quasi cento punti dalla Ducati. A dispetto di una competitività ancora non del tutto ritrovata la Casa dell’Ala Dorata si sta mostrando in crescita, il tutto a beneficio del morale dei piloti che, consapevoli di potersela giocare almeno per la top 10 o addirittura per la top 5, hanno ritrovato l’entusiasmo facilmente smarribile quando le cose vanno male.
“Rispetto al 2024 abbiamo fatto piccoli progressi in ogni area - ha dichiarato Luca Marini al sito Motorsport-total.com – Lo staff è aumentato, abbiamo più ingegneri, tutto è maggiormente sotto controllo e c’è meno pressione sulle spalle di ciascuno. In questa maniera è più facile anche il lavoro in circuito quando i tempi tra le varie sessioni sono serrati. A fronte di tale situazione i risultati stanno pian piano arrivando e anche l’atmosfera è migliore anche se era già buona quando sono arrivato”.
All’interno del box nipponico e in particolare in quello del marchigiano c’è stato un cambiamento di peso. Giacomo Guidotti ha lasciato la squadra a favore della Yamaha Prima Pramac e nella fattispecie di Jack Miller, mentre lui si è trovato ad ereditare l’ex KTM Christian Pupulin come capotecnico.
“Con lui mi trovo molto bene. All’inizio non è stato semplice, abbiamo avuto bisogno di maturare una buona comprensione reciproca e di stabilire una connessione, ma direi che a partire dall’Argentina abbiamo trovato una base di partenza per la moto che mi piace molto. Da allora abbiamo collaborato in maniera eccellente. Credo altresì che abbia portato nuove competenze e il suo feeback è molto buono. A ciò va aggiunto che è una brava persona ed è fantastico averlo con noi. Devo dire che tutto il mio gruppo è incredibile. Ci divertiamo a lavorare assieme”, ha terminato il 27enne.