Sebbene tra la gara domenicale di Austin e quella del Qatar Pecco Bagnaia abbia dato segni di crescita e di una maggior sintonia con la GP25, l’insofferenza per la vicinanza di un campione schiacciasassi come Marc Marquez si sta facendo sentire. A dispetto di un invidiabile aplomb davanti alle telecamere, è chiaro che il piemontese stia faticando a mandare giù l'immediata competitività del vicino di box, capace, non appena entrato nel team Lenovo, di “uccidere” il campionato firmando pole e vittorie senza soluzione di continuità.
E proprio sul tema, confidandosi con TNT Sports, il 28enne si è lasciato ad andare ad una considerazione molto particolare riguardante le ragioni che avrebbero spinto la coppia Dall’Igna-Tardozzi ad ingaggiare l’asso di Cervera anziché promuovere Jorge Martin, vincitore alla fine del titolo iridato con una Desmosedici ma del team Prima Pramac.
"Penso che quello che Ducati stesse cercando di creare fosse proprio questa situazione. Perché l’anno scorso abbiamo perso il campionato perché ho commesso degli errori. Eravamo i più forti, abbiamo vinto 18 gare compreso le Sprint ed abbiamo perso il mondiale lo stesso e questa è una cosa strana, anche da spiegare. Ed io sono l’unico che lo ha perso, perché ero sempre lì, sempre a lottare per la vittoria e molte volte sono caduto oppure ho avuto un problema quando ero in testa oppure stavo lottando per una posizione al top. Ci vorrà tempo per accettarlo perché so che è stato al 100% colpa mia e sto cercando di migliorare da questo punto di vista. Dopo lo scorso anno è importante tornare a lottare per cercare di vincere il mondiale di nuovo".
In sintesi, secondo il chivassese, se ora si trova a dover convivere con il pilota più temibile in gruppo il motivo è soltanto uno.
Se tutti si attendono lo scoppio di una rivalità alla Senna e Prost, il ducatista ha rassicurato che per il momento lui e lo spagnolo stanno andando d’amore e d’accordo. "Attualmente stiamo facendo un ottimo lavoro di squadra e cercando di trovare assieme il modo per migliorare nel corso del weekend. Marc di sicuro si è adattato alla perfezione alla strategia del team e l’atmosfera che si respira è ancora buona. Meglio così. Non gli avevo mai parlato prima d’ora e sono contento di averlo incontrato e di aver potuto constatare come il nostro rapporto possa essere buono”, ha infine considerato.