Quando nel 2015 la Haas fece il suo debutto in F1 in molti si domandarono come mai non si fosse colta l’occasione di un team americano per promuovere piloti di quella nazionalità. Tale interrogativo tenne banco abbastanza a lungo fino a quando non arrivò forte e chiara la risposta dai vertici che non bastava un passaporto per assicurarsi un sedile nel Circus.
Ora lo stesso refrain sta venendo replicato nel mondo delle due ruote per quanto riguarda la Trackhouse Racing, squadra normalmente attiva nella NASCAR, che nel 2024 ha deciso di entrare in MotoGP utilizzando moto Aprilia. Inizialmente circolò l’indiscrezione dell’ingaggio del californiano della Moto2 Joe Roberts, ma alla fine la sella fu affidata alla coppia Raul Fernandez – Miguel Oliveira, mentre quest’anno al fianco dello spagnolo è stato preferito Ai Ogura.
“Due erano le strade possibili, o far prevalere il carattere statunitense dell’idea, o sfruttare l’occasione per far crescere il marchio a livello internazionale - ha spiegato alla CNN il patron Justin Marks - Alla fine siamo giunti alla conclusione che per quanto fosse bello celebrare l’americanità della squadra, la funzione era quella di far espandere la compagnia globalmente. Ci interessava dunque chiamare qualcuno da formare, capace di crescere con noi e dar far restare a lungo”.
Trovare il nome giusto non è stato facile. “Se si cerca un giovane da far debuttare la Moto2 ti offre tante opportunità. Ci sono tanti ragazzi di talento, non uno che spicca”, ha affermato il manager.
E scegliere a scatola chiusa è una complessità ulteriore, come ha invece sostenuto il team manager Davide Brivio. “E’ una sorta di scommessa perché prendi qualcuno che corre in un’altra categoria e non sai come si potrebbe comportare su una MotoGP. Ti devi fidare del suo futuro potenziale. Per quanto concerne Ai, abbiamo creduto nelle sue capacità e in uno stile di guida vicino alle esigenze di queste moto. Abbiamo inoltre apprezzato il suo atteggiamento, resiliente, combattivo anche nei momenti difficili. Successivamente, una volta arrivato da noi, abbiamo potuto scoprire la sua calma. E’ un ragazzo che vuole imparare, ma gradualmente, prendendosi il tempo necessario”, le sue parole.