English
Italiano
di Lello Vaccaro
E' un cambio d'abito importante quello di cui ha goduto la Moto Guzzi V7, non solo nella rievocativa versione SPORT che rivive con la livrea verde legnano (qualcuno ricorderà il mito degli anni ’70 con il telaio rosso e delle poche unità andate a ruba) i miglioramenti hanno riguardato anche le sorelle STONE e SPECIAL. A noi però tocca la fortuna di provare la SPORT e quindi di godere da subito del nuovo assetto ciclistico, grazie alla forcella con steli rovesciati da 41 mm di diametro regolabile solo nel precarico e di cui da qui a breve sentiremo l’enorme differenza che fa sulla V7.
Si parte per la prova con un lungo percorso dritto, poco adrenalinico in realtà ma almeno servito a capire che ora si può contare su una erogazione mai vista prima su una V7. Merito dell’adozione del ride by wire che porta in dote 3 riding mode e il cruise control optional ma anche della mappa SPORT dedicata esclusivamente a questa moto e associata ai due riding di serie STRADA e PIOGGIA.
La V7 acquisisce in questa modalità un carattere spumeggiante e brioso con una curva di coppia che sale subito ripida e ti fa restare con marce alte a velocità basse senza fastidi e borbottii. La differenza nella risposta del motore al comando gas c’è eccome rispetto agli altri due riding mode. Tutto merito del lavoro apportato al bicilindrico a V di 90° da 853 cc raffreddato ad aria, che adesso offre 67,3 cavalli a 6.900 g/min e 79 Nm a 4.400 g/min. Soprattutto la coppia resta il punto forte del progetto V7, ora arricchita di una sorprendente spinta fin dai 3.000 giri.
MOTO GUZZI V7 SPORT - MOTORE RINVIGORITO E DOTAZIONE ELETTRONICA
Il motore condiviso con la STONE e la SPECIAL si pregia innanzitutto di un nuovo corpo farfallato, passato da 38 a 52 mm di diametro, che migliora di fatto l’alimentazione della moto contribuendo alla ottima erogazione riscontrata. Ci sono poi elementi interni al propulsore migliorati, come le nuove camme per un’alzata più alta delle valvole e nuovi iniettori per migliorare il raffreddamento.
E’ aumentata anche la cassa filtro di circa il 30% e ci sono anche 2 sonde lambda prima e dopo il catalizzatore per andare incontro alla normativa sempre più stringente della Euro 5+. Restano invariati il cambio a 6 rapporti, la frizione a secco e la trasmissione finale a cardano con doppio giunto. Il tutto coadiuvato dalla piattaforma inerziale a 6 assi che lavora con ABS Cornering e con il controllo di trazione più o meno invasivo a seconda del riding scelto.
MOTO GUZZI V7 SPORT - ESPERIENZA DI GUIDA NETTAMENTE DIVERSA
In marcia tutti gli elementi elencati finora giovano un ruolo determinante per l’esperienza di guida della Moto Guzzi V7 Sport. La posizione di guida sembra anche migliorata con la triangolazione gambe-braccia comoda per qualsiasi tipo e grandezza di pilota. Nel breve misto affrontato è stato divertente sentire la forza spingente del propulsore, che sale rapido fino alle zone alte ma è ricco di schiena anche nel regime centrale, quando con una singola marcia puoi fare tutto.
Anche la maneggevolezza e la rapidità di cambio di direzione sono una novità sulla V7 Sport, merito di cerchi 18 e 17’’ più leggeri e di un avantreno più sincero, anche se ancora piuttosto morbido per una guida irruenta. Ha comunque un comportamento fedele e trasmette la reale sensazione dinamica di ciò che accade all’anteriore. Più sostenuto invece il posteriore grazie alle due unità anch’esse regolabili solo in precarico.
Ottimo il mordente frenante affidato a due inediti dischi anteriori da 320 mm su cui stringono pinze monoblocco Brembo a 4 pistoncini. La Moto Guzzi V7 Sport arriva con penumatici di serie Michelin Road Classic 100/90 e 150/70, piacevole sorpresa sui fondi viscidi e sporchi che abbiamo trovato durante la nostra prova. Costerà 10.999 euro, mentre per la Stone ce ne vorranno 9.199 e per la Special 9.599.
