Locatelli sogna e con lui la Yamaha, Bulega e la Ducati si ritrovano invece inun incubo con Toprak che si salva saltando sulla prima scialuppa. Ad Assen ne sono successe di ogni
Scegliete voi da dove partire perché c’è solo l’imbarazzo della scelta. Possiamo partire dall’incubo Bulega-Ducati oppure dal magico trionfo di Andrea Locatelli con la Yamaha o ancora dal regolamento che ha cambiato non poco le carte in tavola.
Assen ci ha riservato non pochi colpi di scena in un weekend dove nessuno si sarebbe immaginato un simile epilogo. Un avvio di Campionato a dir poco imprevedibile con due protagonisti e un terzo incomodo a dividersi la scena.
IL BELLO – Giù il cappello e tanti applausi per questo Andrea Locatelli, alla sua prima vittoria in Superbike. Un successo a lungo inseguito e finalmente conquistato per il bergamasco, frutto di lavoro, cuore, sudore, perseveranza e umiltà. Un ragazzo che non si è mai arreso in questi anni, chiamato tra l’altro a fare i conti con compagni come Toprak e Rea, riuscendo però a reggere il colpo. Che dire: chapeau Loka!
IL BRUTTO – Vedere una Ducati fermarsi per ben due volte di fila nella stessa domenica è un caso più unico che raro. Non vogliamo essere negli ingegneri di Borgo Panigale tantomeno in Nicolò Bulega, che lasciano il TT con un retrogusto più che amaro. All’orizzonte c’è Cremona, l’occasione giusta per rifarsi.
IL CATTIVO – Assen era la gara di casa, ma per Michael van der Mark il piatto piange. Una BMW nettamente al di sotto delle aspettative quella vista in Olanda, chiamata a giocare sulla difensiva per contenere l’attacco della concorrenza. Ci si affida quindi all’acqua per provare a salvare il salvabile. Toprak ci mette come sempre una pezza, da vero fuoriclasse, ma di più tanto non si può fare.
LA DELUSIONE – Andrea Iannone arrivava al TT con l’obiettivo di voltare pagina dopo Portimao, invece il suo weekend si è rivelato da subito in salita. Prima un problema tecnico, poi una Ducati distrutta che di fatto ha segnato il suo round condito da cadute su cadute. Da apprezzare la riscossa in Gara 2 nella speranza che sia quella la strada da percorrere verso Cremona.
LA CONFERMA – Se vi servono lezioni sulla costanza chiamate Stefano Manzi. Il portacolori Ten Kate guida infatti la classifica iridata della SSP con un ruolino di marcia lineare: o primo o secondo!
L’ERRORE – Ci ha già pensato lui a cospargersi il capo di cenere dopo Gara1. Troppa frenesia tanto da travolgere il malcapitato Sam Lowes. È così che è finito il sabato di Alvaro Bautista. Fortuna che la domenica gli ha consentito di riscattarsi.
LA SORPRESA – Prima la pole poi un podio in Superpole Race. Tanti applausi per questo Sam Lowes, che dopo essere stato travolto da Bautista il sabato è risorto come l’Araba Fenice dalle sue ceneri. Sorride lui e il team Marc VDS, rigenerato dopo un 2024 di apprendistato.
IL SORPASSO – Un anno fa era in Ospedale attaccato ai macchinari. Danilo Petrucci ha regolato i conti con il proprio passato e il podio di Gara 1 è un risarcimento per tutto ciò che ha dovuto affrontare. Decisiva l’infilata su Toprak!
LA CURIOSITÀ – A proposito di passato, proprio un anno fa Remy Gardner conquistava il suo primo e unico podio in SBK. A quanto pare con Assen c’è un rapporto speciale ed eccolo nuovamente brillare con i primi tre in sella alla sua Yamaha R1 targata GRT.
IO L’AVEVO DETTO – Bulega dopo Gara 1: “Abbiamo il passo e la fiducia che mi serve per ripeterci anche domenica”… A quanto pare non aveva fatto i conti con la sua Ducati.