Anche in Qatar Johann Zarco ha dato prova di saper leggere la RC213V meglio degli altri colleghi di marchio. Quinto al traguardo e quarto effettivo per la penalità inflitta a Vinales, il pilota di Cannes ha fatto nuovamente meglio della coppia ufficiale, aprendo ulteriormente spiragli per una promozione in ottica 2026.
"Sono davvero felice perché avevo un passo da podio ed è fantastico. Devo dire che gareggio per questo - la sua emozione alla fine - Quanto accaduto tra Di Giannantonio e Alex Marquez mi è stato d’aiuto e averli poi alle spalle mi ha permesso di tenere un buon ritmo. Quando Morbidelli ha perso una posizione ho cercato di non perdere tempo e stare vicino a Bagnaia, ma poi ho iniziato soffrire. Successivamente Franco mi ha ripassato r mi sono accorto che Aldeguer era appena dietro, a quel punto ho fatto di tutto per conservare il vantaggio. Avrei voluto guadagnare la quarta piazza, ma il ducatista ha fatto un ottimo ultimo giro, io non ho mollato e ho salvato almeno il quinto posto”, il racconto della sua gara.
“Sapevo che senza vibrazioni sarei stato con i migliori e così è andata, per cui sono contento. In realtà un po’ le ho patite, ma comunque sono stato in grado di controllarle gestendo la guida. La buona notizia è che la velocità sta tornando - ha proseguito – Stare in scia nell’ultima curva mi ha permesso di essere due decimi al giro più rapido. Da solo, invece, perdevo un po’, per cui cercavo di frenare tardi essendo lento in rettilineo. Complessivamente, però, avevo faticato di più ad Austin in accelerazione venendo da una curva molto lenta, qui, invece, alla curva 16 c’era ancora lo spazio per preparare l‘uscita e da questo profilo non siamo messi male. E’ solo in quinta e sesta marcia che patiamo di più. Nei duelli è limitante, ma in Europa il problema non dovrebbe essere così incisivo”.
Anche se si tratta di piccoli passi avanti, danno comunque morale. “Soprattutto mi fa piacere vedere che le richieste da me fatte stanno dando frutti. La cosa più bella è essere riuscito a focalizzarmi sulle mie traiettorie e su quello che dovevo. Era dall’epoca della Moto2 che non mi capitava. Fare un passo indietro alla Honda mi sta facendo apprezzare ancora di più il fatto di potermela giocare nelle prime posizioni”, ha riconosciuto.
Guardando al suo futuro e ad un ipotetico passaggio in HRC al posto di Marini, il portacolori del team LCR ha preferito divagare: “So che sto facendo bene e vorrei proseguire con questa marca, inoltre amo molto la 8 Ore di Suzuka. Detto ciò, mi fa piacere essere il migliore tra i piloti della Casa dell’Ala Dorata, ma più di tutto mi rallegra lottare davanti. Essere cresciuto da inizio stagione e aver commesso un unico errore in Texas è positivo”.
Infine guardando ai prossimi appuntamenti ha svelato: “Dovremmo avere degli aggiornamenti a Jerez, non so per il weekend di gara, o solo per i test, quindi potrebbe essere un’opportunità per trovare un assetto migliore e avvicinarci. Manchiamo ancora in fase di frenata nella parte finale delle curve e il tracciato spagnolo evidenzia molto questa capacità, ecco perché Pecco è forte lì, ma adesso riesco a gestirmi meglio, quindi spero in una nuova top 5 o almeno in una top 10”.