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Le qualifiche lo avevano illuso e la prestazione nella Sprint Race, disputata fino alle ultime battute in zona podio, salvo poi scivolare in quinta piazza, avevano fatto presagire un altro GP da parte di Fabio Quartararo, ed invece il portacolori della Yamaha ha dovuto accontentarsi dell'ottavo posto a causa delle solito problematiche che caratterizzano la M1.
"E’ stata dura – ha confessato al termine del fine settimana del Qatar - I primi giri non sono stato affatto divertenti in quanto abbiamo accusato più o meno i soliti problemi di quando il grip è basso. In seguito le cose sono migliorate, ma ormai era troppo tardi. Sfortunatamente non siamo stati in grado di replicare la Sprint e questo era il massimo che potevamo ottenere. Vedremo come andrà nei prossimi appuntamenti, ma dobbiamo poter contare su delle novità che ci consentano di progredire. Dopo Le Mans avremo un test in Italia e in quel frangente potremmo trovare qualcosa di utile. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando sodo e provando diverse cose, ma mai quelle che vorremmo davvero. Dobbiamo affrontare la situazione passo a passo. La volontà è quella di lottare con i migliori il prima possibile, ma so che ci vorrà del tempo per riuscirci".
In merito al degrado gomme El Diablo ha invece confessato critico: "Mi aspettavo una prestazione migliore in avvio corsa e poi un calo maggiore, quindi sotto il profilo del consumo è andata bene. Il problema è che nelle battute iniziali tutti sono più competitivi di noi e ci superano. A noi mancano grip e potenza e in alcuni tratti la moto tende ad impennarsi, per cui è impossibile guidare bene e compiere sorpassi. L’unico nostro vero punto di forza è la frenata, ma se non si è grado di preparare un una manovra, non serve".
Infine, in merito alla pressione degli pneumatici ha invece affermato: “Ci sono alcuni circuiti in cui anche se va su o giù non è un problema e a Lusail, a differenza di Thailandia ed Aragon, non so per quale motivo, anche se aumenta non c’è da preoccuparsi".
