Tu sei qui

MotoGP, Alex Marquez: "L'incidente con Di Giannantonio è colpa mia, gli chiedo scusa"

"Ho cercato di attaccarlo al momento e nel posto sbagliati, ho fatto un errore. Ho corso senza ali? La moto era una po' strana ma... volava! Me ne sono accorto solo dopo il traguardo"

MotoGP: Alex Marquez:

Per Alex Marquez è stato un GP a dir poco movimentato. Il 6° posto finale, tutto sommato, è un buon piazzamento per come si erano messe le cose per il pilota del team Gresini, che questa volta ha qualcosa da recriminarsi. “Sono successe tante cose. Parto… dalla partenza. Avevo avuto un bello scatto e alla prima curva non avevo capito cosa fosse successo, poi ho parlato con Marc e mi ha detto che ha chiuso il gas dopo avere perso il posteriore. Io credevo che stesse accelerando, l’ho fatto anch’io e ci siamo toccati. Comunque, abbiamo potuto continuare la gara senza problemi” dice.

E poi?
Ho visto che Marc che non stava spingendo, stava gestendo le gomme lasciando andare via Franco e ho pensato fosse una buona strategia. Al terzo giro, Di Giannantonio mi ha attaccato alla curva 10 e io ho cercato di superarlo nuovamente alla 12. Non erano né il momento né il posto giusti per fare quella manovra e ho commesso assolutamente un errore. Mi hanno dato un Long Lap, lo accetto e chiedo scusa a Fabio e al suo team”.

È stata tutta colpa tua?
Forse Diggia ha chiuso un po’ la traiettoria, ma era la cosa giusta da fare, quando ti attaccano devi difenderti. Non posso dirgli niente, sono io ad avere sbagliato e non lui. Quando succede devi prenderti la responsabilità e accettarlo. Non c’è altro da aggiungere”.

Sei riuscito a chiarirti con Di Giannantonio?
Ho cercato di parlargli, ma mi hanno detto che non era il momento e lo capisco”.

Come è proseguita la tua gara?
Ho cercato di stare calmo, di tenere il mio ritmo e di recuperare qualche posizione. Ho portato a casa dei punti buoni per il campionato, ci sono molti aspetti positivi”.

Ti sei accorto di avere perso tutte le ali del lato sinistro della moto?
Non ho capito quante ali avessi perso, me ne sono accorto solo dopo il traguardo. La moto sembrava volare, superavo tutti (ride). In alcune frenate e nella curve veloci le sensazione non erano quelle giuste, era tutto un po’ strano, ma la moto non era male, ho girato in 1’52”8. Ero veloce, è positivo, ma ho fatto un errore”.

Senza quell’errore, a che posizione avresti potuto puntare?
Oggi la moto andava molto bene, il team ha fatto un grande lavoro, ma non si può mai sapere”.

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy