Un sabato nero quello di Assen per Andrea Iannone. The Maniac è caduto in qualifica, distruggendo la sua Ducati, in seguito è finito a terra pure in Gara 1, utilizzando la seconda moto.
C’è ben poco da dire in merito a una giornata da dimenticare il prima possibile. Da una parte c’è l’amarezza, dall’altra la consapevolezza di ripartire per voltare pagina.
“Purtroppo in qualifica ho avuto un problema tecnico – ha detto The Maniac - con la prima gomma le sensazioni si sono rivelate buone, ma con la seconda ho avuto un problema che non entro nel dettaglio a spiegare. Sono quindi rimasto in pista, senza però migliorare”.
Ci spieghi come hai fatto a distruggere la moto
“Dopo la partenza si è chiuso l’anteriore in curva 7. È stata una scivolata stupita, soltanto che la Ducati ha puntato con la ghia, riprendendo grip e girandosi su se stessa”
In gara invece?
“In gara sono partito bene, recuperando posizioni, ma in curva 4 non sono riuscito a far curvare la moto, facendo un grado in più di angolo e finendo a terra. Purtroppo, quando devi risalire è così…”
Da fuori la situazione pare abbastanza seria e complicata…
“Non siamo messi male, perché guardando la gara potevamo esserci anche noi. Ero dietro, ma il passo non era così alto. Alla fine giravo in 1’34”3, ma le sensazioni non sono quelle che dovrebbero essere. Serve pazienza e lavorare, infatti sono stato un’ora con i ragazzi al box”.
Da dove riparte Andrea Iannone in questa situazione?
“Io sono tranquillo, consapevole del fatto che la situazione sia meno complicata di quanto sembri. Non sono preoccupato, il fatto è che nessuno può permettersi errori e di sbagliare, anche se oggi ho sbagliato io. Non è facile, però posso assicurare che tutti ci mettono il massimo”.