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MotoGP, Di Giannantonio: "Per Marquez sono il jolly? Non sono lontano dal lottare con lui"

"Un problema ha rovinato la mia Sprint, ma il potenziale è molto alto. Avere Valentino vicino mi emoziona ancora, vorrei fare bene anche per ripagarlo della sua fiducia"

MotoGP: Di Giannantonio:

Abbiamo rovinato la Sprint”, Fabio Di Giannantonio ha l’amaro in bocca dopo il 6° posto nella Sprint in Qatar. Non è stata solo (un’altra) brutta partenza a complicargli la gara, qualcosa non ha funzionato sulla sua Ducati e non lo nasconde.  “Devo migliorare la partenza e poi abbiamo avuto un po’ di problemi - ha iniziato il suo racconto - Avevo sensazioni molto strane con la parte posteriore della moto ed era difficile e pericoloso spingere, ci ho messo tanti giri per capire come aggirare il problema. Alla fine, nonostante la situazione peggiorasse, sono riuscito a trovare il modo per andare abbastanza forte ed è un aspetto molto positivo. Inoltre, sappiamo come metterci a posto per domani e penso che il nostro potenziale sia molto alto. Se posso essere più preciso sul problema? Vorrei, ma non possoha sorriso.

Marc Marquez ha definito il “jolly” del campionato il romano del team VR46.

“Non devo nascondermi, secondo me vado molto forte - ha affermato Fabio - Oggi è stata una situazione particolare, in una normale penso che avrei potuto risalire forte, certo fare delle belle partenza aiuterebbe. Giocarsi una gara con Marc sarebbe figo e secondo me non siamo così distanti, per il podio possiamo lottare.

Contro chi?

Non puoi mai tenere fuori dai giochi Pecco, avrà un gran passo. Sembra che i due Marquez siano in gran forma, come è facile vedere, e anche Franco sta facendo un grande lavoro. Saremo in quattro o cinque lì davanti a giocarcela, sinceramente, non vedo grandi sorprese” la previsione per la gara di domani.

Di Giannantonio sente di avere costruito una buona base per tornare in alto.

Per la gara ho fatto una modifica che mi ha permesso di tornare a guidare come volevo - ha spiegato - Purtroppo, come a volte succede, in questo fine settimana abbiamo fatto un ‘setup circolare’: nel senso che abbiamo fatto dei cambiamenti e poi siamo tornati all’inizio. Ha funzionato”.

Però non basta ancora.

L’anno scorso riuscivo a fare qualcosa di più, ma in ogni Gran Premio conosco sempre di più la moto e la squadra. I ragazzi che lavorano con me fanno paura, ma non ci conosciamo ancora tanto, col tempo riuscirò a tornare a fare quelle piccole magie che mi riuscivano prima dell’infortunio” l’obiettivo.

La voglia è tanto, anche per ripagare la fiducia che gli aveva dato Rossi volendolo in squadra.

Ci sono tante motivazioni. Voglio fare bene per il team, ma anche per Valentino che ha creduto in me e mi ha preso in un momento particolare della mia carriera. È sempre bello quando c’è perché ti dà delle dritte che ti permettono di fare passi in avanti molto velocemente, quei momenti sono speciali. Non mi sono ancora abituato alla sua presenza, mi emoziona averlo vicino ha ammesso.

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