C’è Axel Bassani tra i grandi protagonisti di questo venerdì ad Assen. A sorpresa, il portacolori del team Bimota by Kawasaki Racing Team è riuscito infatti a firmare il secondo miglior tempo delle FP2, inserendo la sua KB998 tra i due sfidanti Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu. Segnali incoraggianti per El Bocia, che non vuole però lasciarsi prendere dall’entusiasmo.
“È sempre bello essere tra i primi tre, ma è soltanto venerdì e il venerdì è sempre una giornata strana, perché non sai cosa stanno provando gli altri piloti. La seconda posizione è comunque sempre un buon piazzamento e dobbiamo esserne contenti, anche se allo stesso tempo dobbiamo restare concentrati perché le sessioni importanti arriveranno domani, quando avremo la Superpole e Gara 1 - ha osservato Bassani - Dobbiamo anche essere realisti, perché credo che il nostro potenziale attuale ci permetta di stare tra la quinta e la decima posizione, perché BMW e Ducati hanno un passo gara abbastanza diverso dal nostro. Comunque, mai dire mai: siamo qui per fare del nostro meglio e ci proveremo”.
Sebbene si tratti soltanto di prove libere, il secondo tempo siglato dal pilota di Feltre è un buon indicatore dei progressi compiuti nel suo adattamento alla Bimota e nello sviluppo della moto romagnola.
“Dobbiamo ricordare che questa è la prima volta che affrontiamo questa pista con questa moto. Questo significa che la squadra sta facendo un ottimo lavoro e Bimota, in particolare, sta spingendo molto sul telaio e tutto il resto, per cercare di aiutarci ad avere le soluzioni migliori. Come a Portimao, si vede facilmente che perdiamo qualcosa sul rettilineo. La differenza però è meno accentuata, siamo più avanti, e quindi staremo a vedere. L’importante domani è restare calmi e cercare di chiudere la gara nella miglior posizione possibile” ha affermato Axel, che non vuole sbilanciarsi in un pronostico sulla gara: “Bulega ha un altro passo, ma penso che Toprak possa stare con lui. Loro sono un passo avanti come sempre. Locatelli è sempre veloce qui, ma non ho guardato molto gli altri. Controllerò meglio più avanti, ma non so in che posizione potrei essere. Vedremo domani”.
In Casa Bimota c’è ancora del lavoro da fare per riuscire a sfruttare tutto il potenziale della KB998.
“Penso di avere del margine. Abbiamo fatto degli aggiustamenti al telaio, ma ci sono ancora un mucchio di cose che possiamo fare. Il problema al momento è che non abbiamo molto tempo per provare tutto. Anche perché abbiamo poche giornate di test ed è difficile provare delle novità durante i fine settimana di gara. Il telaio, in particolare, ha un grosso potenziale, mentre quello del motore l’abbiamo sfruttato quasi tutto, perché è sempre lo stesso - ha osservato Axel - Lo stiamo adoperando al 100% e sta funzionando bene perché è un ottimo propulsore, ma adesso direi che abbiamo raggiunto il limite da quel punto di vista”.
Nonostante la Bimota condivida il motore con la Kawasaki che guidava lo scorso anno, per Bassani è impossibile sfruttare i dati della passata stagione.
“Non uso nulla della Kawasaki o dello scorso anno, perché la moto è piuttosto diversa. Il motore è lo stesso, quindi le sensazioni sono abbastanza simili, soprattutto quelle date dal freno motore in ingresso curva e quelle in uscita, ma la moto funziona diversamente. Ripartiamo da zero - ha sottolineato - Durante i test invernali ho usato un assetto, che poi abbiamo cominciato a modificare molto nelle prime gare, anche perché sono cambiate anche le gomme. Direi che tra Portimao e qui, ho più o meno trovato il mio set-up di base e mi piace. Devo migliorare in alcuni punti, ma spero di riuscirci domani”.
Parlando dei punti in cui riesce a guadagnare l’alfiere Bimota ha affermato: “In frenata, perché adesso freno più forte, e sono migliorato anche nelle curve lente e in accelerazione. Però adesso non mi sento particolarmente a mio agio nelle curve veloci, perché perdo rapidamente aderenza al posteriore. Quindi, proveremo a concentrarci su questa parte del circuito”.
Anche la velocità massima non è uno dei punti di forza della KB998. “L’anno scorso la moto era più veloce perché non avendo le ali era più facile prendere velocità. Quest’anno, invece, le ali aiutano con la guidabilità, e in uscita di curva, ma perdiamo qualcosa a livello di velocità massima. Dobbiamo capire cosa fare” ha spiegato El Bocia, che fatica a tenere il passo di Ducati e BMW sul dritto: “Nel resto del circuito mi sento piuttosto forte, ma rispetto a loro perdiamo in rettilineo”.