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MotoGP, Bagnaia: "È la mia migliore giornata dall'inizio di questa stagione"

"È presto per dire se ho raggiunto Marc, sicuramente gli sono più vicino. Sulla Ducati riesco a fare quello che voglio senza esagerare. La presenza di Valentino mi dà motivazione"

MotoGP: Bagnaia:

Avere visto Morbidelli soffiargli il primo posto nelle prequalifiche negli ultimi minuti non rovinato l’umore di Pecco Bagnaia. La pista amica di Losail lo ha aiutato a mettere i posti quegli ultimi pezzi del puzzle che cercava di incastrare da inizio anno. Il tempo gli è venuto facile e ha potuto lavorare con tranquillità per la gara, come nei tempi migliori. “Non è solo il mio migliore venerdì, ma il migliore giorno dall’inizio della stagione a livello di sensazioni sulla moto - garantisce nella sera del Qatar - Sono soddisfatto, abbiamo lavorato bene e dal primo al secondo turno siamo riusciti a fare un altro passo in quella che stiamo portando avanti dalla prima gara. È tutto positivo, anche se bisogna dire che questa è una pista su cui riesco ad adattarmi particolarmente bene e questo certamente mi aiuta.”.

Hai lavorato come nei giorni migliori, pensando molto alla gara, anche le sensazioni alla guida sono tornate quelle del passato?
È troppo presto per dirlo, secondo me bisognerà aspettare almeno la gara di domenica. In generale, oggi riuscivo a fare quello che volevo senza esagerare ed è una cosa che viene quando hai tutto sotto controllo. Sento il limite ed è la prima volta che mi succede, perché ad Austin andavo forte ma non ero il più veloce, qui invece sono alla pari con i migliori. È positivo, perché mi permette di lavorare sulle gomme andando forte con tutte”.

Dove sei migliorato?
Come ad Austin, in frenata e in ingresso curva. Oggi riuscivo a entrare con più fiducia, lasciando girare la moto. Il più grande miglioramento è che ora devo lottare meno con la moto in frenata e questo mi rende le cose più facili. In Argentina avevo faticato molto sotto questo aspetto e anche in Texas non ero ancora al 100%”.

La presenza di Valentino ha significato qualcosa per te?
Sono contento che sia qui. Se avrò l’occasione, questa sera o domani andrò a parlargli perché so che è andato in pista a vederci e l’occhio di Vale ha sicuramente qualcosa di più. Di solito lo chiamo al telefono, ma questa volta devo aspettare che finisca prima il lavoro con il suo team. Averlo qui ci dà più motivazione”.

Nelle prime 3 gare avevi ammesso che Marc era stato più veloce di te, qui lo hai raggiunto?
Lui e Alex sono ancora i punti di riferimento, ma sono sicuramente più vicino. Sul passo io e Marc sembriamo i più forti, ma è difficile analizzare il ritmo perché oggi eravamo tutti impegnati a provare le gomme nelle stesse condizioni della gara e non c’era molto tempo. Mi trovavo abbastanza comodo con la media”.

Hai le idee chiare sulle gomme?
È difficile da dire, perché oggi il grip sulla pista non era il massimo e quindi, secondo me, bisognerà aspettare domani per giudicare meglio la morbida. La tendenza è correre entrambe le gare con la media, come l’anno scorso. La soft potrebbe essere un’opzione, ma bisognerebbe gestirla veramente tanto. Vedremo nell’ultimo turno di libere di domani e poi prenderemo una decisione per la Sprint. La cosa positiva è che la morbida, per il time attack, è incredibile, ha tantissimo grip e bisognerà riuscire a sfruttarne tutto il potenziale”.

Cosa è successo in pista con Alex Marquez?
“Io ero in pista con una gomme media usata e gli altri avevano la morbida. Ho provato ad andare il più forte possibile, ma lui stava spingendo e mi ha superato”.

Dopo il tuo giro veloce, arrivato ai box, sembravi controllare qualcosa sulla moto.
In questa pista striscio molto il piede sull’asfalto in frenata, è un aspetto che devo migliorare. Così ho consumato tutta la suola dello stivale e quando alla curva 15 ho spinto sulla leva del freno posteriore il piede mi scivolava. Ho perso un po’ di tempo in quel punto”.

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