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MotoGP, Pedro Acosta: "La KTM va benissimo o malissimo, non è logico"

"Abbiamo perso la fiducia all'anteriore e dai dati non si capisce il perché, così è difficile essere costanti. Fatichiamo tutti, bisogna restare calmi e non è divertente"

MotoGP: Pedro Acosta:

Pedro Acosta aveva iniziato il 2025 con ben altre aspettative, ma ha dovuto scontrarsi con la dura realtà. La KTM (reduce da una crisi economica aziendale non ancora superata) non brilla in pista e nemmeno la sua stella. Un 8° posto in Argentina è stato il suo migliore piazzamento in gara e ora lo aspetta in Qatar. La pista in cui un anno fa Pedro aveva esordito in MotoGP, sorprendendo molti. “Sono motivato e ho ricaricato le batterie - garantisce lo spagnolo - Alla fine, l’anno scorso avevo fatto una bella gara qui e vediamo dove arriveremo con la fiducia che abbiamo in questo momento”.

Avevi debuttato qui in Qatar nel 2024, Alberto Puig aveva parlato di te come il nuovo Stoner.
Addirittuta! (ride) Era stato un fine settimana molto buono e, come poi era successo per tutta la stagione, avevo molta fiducia nell’anteriore. Cosa che ora abbiamo un po’ perso.

Come ti sei preparato a questo GP dopo Austin?
Qualcosa abbiamo capito. La moto ha più grip rispetto allo scorso anno ma quello che ci manca, come ho detto, è la fiducia con la ruota davanti. Abbiamo un problema e non sappiamo il perché, a volte appare e a volte scompare. Non è tanto difficile essere veloce, quando costante nell’arco della gara, cambia anche da un giro a un altro. Dobbiamo capire perché la parte anteriore della moto sia così delicata”.

È qualcosa di molto strano.
Non abbiamo una spiegazione, dai dati che abbiamo, non è qualcosa di logico quello che ci succede. Dobbiamo capire se abbiamo fatto qualcosa che abbia creato questo problema, da dove viene”.

Soffri anche di vibrazioni?
No molto, altri piloti KTM le notano più di me. Il mio problema è in frenata, perché l’anno scorso potevo staccare dove voleva e superare, mentre oggi non posso. In qualifica non si nota molto, ma praticamente anche se freno sempre nello stesso punto, a volte va bene e a volte va male ed è complicato quando sei in gruppo”. 

In gara questo problema di amplifica?
Sì, basta vedere cosa mi era successo ad Austin. A un certo punto Quartararo mi aveva superato e non ero riuscito a seguirlo, però poi sono riuscito a girare a un paio di decimi dal tempo di Marc Marquez. Dobbiamo capire perché andiamo o così bene o così male, praticamente non ci sono vie di mezzo”.

Come mai gli ingegneri non riescono a capire cosa succede?
Perché molte volte non si vede nei dati. Logicamente è loro responsabilità capire, come la mia è guidare e dire cosa mi serve”.

Per questa gara sono previsti aggiornamenti?
Avremo delle cose che forse potranno aiutarci a tornare alle sensazioni dello scorso anno. Non posso dire che siano esattamente delle novità, sono più delle idee”.

Non è un inizio di stagione facile per KTM.
In questo momento non sono troppo concentrato sulle prestazioni, ma sul capire cosa stia succedendo. È chiaro che ci sia qualcosa che non è a posto e bisogna stare calmi, KTM sta lavorando”.

Come stati vivendo questo momento?
Logicamente è frustrante, lo si può vedere facilmente. Non sono l’unico a faticare, potete notare quanto fosse stato veloce Vinales nei test di Barcellona e ora quanto fatichiamo. A volte è frustrante, non è l’inizio che sognavo, bisogna stare calmi perché sarà una stagione lunga, ma non è divertente e a volte è difficile da gestire”.

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