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MotoGP, Masini: "Alex Marquez? lo abbiamo voluto, ha fame e ne conosciamo la dedizione"

VIDEO - Il team manager di Gresini Racing, che si sta godendo la vetta della classifica piloti: "Se me l'avessero detto dopo i test...non ci avrei creduto! Marquez e Pecco? una situazione complessa ma ottimo lavoro Ducati"

MotoGP, Masini: "Alex Marquez? lo abbiamo voluto, ha fame e ne conosciamo la dedizione"
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Michele Masini arriva in Qatar godendosi il primato della classifica piloti in MotoGP del suo pupillo in Gresini Racing, ovvero un Alex Marquez che in questo 2025 ha iniziato alla grande inanellando podi e fine settimana magnifici. Il tutto poi sull'abbrivio del Gran Premio di Austin, durante il quale per la prima volta in stagione è emerso il talento cristallino di Fermin Aldeguer, rookie della squadra di Faenza ed in grado di offrire grande spettacolo nel GP sul COTA prima di incappare in un errore. 

Masini ha accettato di parlare nel paddock di Losail con il nostro inviato Matteo Aglio, per commentare assieme questo momento di Gresini Racing ed anche offrire una visione più completa su un mondiale che proprio in Qatar può accogliere nuovamente tra le braccia Jorge Martìn, il pilota che può sfoggiare il n°1 sul cupolino della sua Aprilia. Dalla forza d'animo di Alex Marquez, allo styato di grazia della Ducati, passando per il confronto tra Marc Marquez e Pecco Bagnaia, in questa bella GPOne To One sono stati trattati moltissimi argomenti. 

Con che clima arriva Gresini Racing in Qatar?
"Il clima che c'è è bellissimo, ci siamo goduti questa settimana perché penso che sia stata appagante per tutti, per tutti gli sforzi che facciamo. Abbiamo anche la motivazione per fare ancora di più. Questo campionato sarà molto tirato, perché se è in testa al mondiale un pilota che non ha ancora vinto, significa che tutti devono stare attenti. Anche chi vince deve essere molto costante".

Ci avresti creduto qualche mese fa?
"Io no, l'unica cosa che avevo chiesto ad Alex era iniziare il mondiale con la stessa intensità che aveva mostrato nei test e lui lo sta facendo, quindi non posso che fargli dei complimenti. Alex merita di essere rivalutato".

Tanti lo sottovalutano anche per via di suo fratello, ma ha pur vinto due mondiali e non sono in molti qui a poterlo dire. 
"Quando abbiamo voluto Alex nel nostro team, l'abbiamo voluto soprattutto per la motivazione che aveva dentro di sé, lui voleva arrivare. Noi lo sapevamo, lui ha fame e poi è pronto ad affrontare il duro lavoro anche perché con il peso che, come hai detto tu, si porta sulle spalle ne sta uscendo ancora più fort. Altre personalità il confronto non l'avrebbero retto. Invece sta ragionando e lavorando da campione quale è". 

Secondo te il 2024 con Marc in squadra l'ha in qualche modo aiutato?
"Abbiamo imparato tutti tanto, l'ho sempre detto anche in altre interviste. Il 2024 è stato un anno super formativo, che ci ha anche insegnato a superare delle problematiche tecniche, a superare dei problemi di esperienza nel box. Secondo me ci ha fatto fare uno step in avanti". 

E invece come vedi la convivenza tra Marc e Pecco in Ducati?
"E' una cosa che ti mette alla prova, anche come squadra. Devi tenere sotto controllo una situazione complessa e penso che lo stiano facendo in maniera davvero ottima. E' chiaro che ci sono pro e contro ad avere una situazione come quella, anche perché oggi se non vinci, se fai secondo o terzo, sembra che tu abbia fatto una brutta gara. Ma non è così, perché il mondiale è lunghissimo. Secondo me è molto presto per parlare di certe cose".

Come vivi il dominio Ducati, di certo tu non puoi lamentarti!
"Sono consapevole che i Costruttori asiatici stanno facendo degli step, soprattutto Honda in questo momento. Parliamo di centesimi, decimi anche. Magari le posizioni non cambiano, ma noi che siamo qui ci rendiamo conto di quanto si siano avvicinati. Però conosciamo anche l'equilibrio che ha raggiunto la nostra moto, quindi ci aspettavamo di vivere un inizio 2025 come questo". 

Finalmente è tornato Martìn, voi in Gresini lo conoscete bene. 
"Si, l'ho visto ieri. Sono molto contento di riaverlo in pista, noi abbiamo una bellissima storia con lui, ha vinto il mondiale Moto3 con Gresini, è legato ancora oggi al nostro team e noi lo siamo a lui. Fa bene a tutti riaverlo in pista, mi dispiace molto che sia stato fuori tanto a lungo". 

E invece cosa ci racconti di Aldeguer, il vostro rookie?
"Siamo molto contenti, gli stiamo dicendo da inizio anno che non vogliamo un risultato singolo, quanto piuttosto costruire assieme un risultato e poi restare costanti. Secondo me lui  adesso è nel mezzo di un processo che sta andando molto bene. Ad Austin non ha finito la gara, ma non ho nulla da recriminare perché è stato molto bravo. Gara dopo gara lui capisce sempre meglio la moto, come adattarsi alle gomme, all'elettronica. Si deve crescere a step, ma io sono contento di come sta lavorando".

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