Anche la Honda inizia a mostrare segni di miglioramento, anche se il lavoro per poter colmare il divario dalle case europee è tutt'altro che finito. Giunto al quarto appuntamento di campionato in Qatar, Luca Marini commenta i progressi dello sviluppo della casa dell'ala dorata.
Dopo un inizio di stagione in crescita rispetto al passato, le prospettive sono positive anche per il round del Qatar.
"E' un circuito diverso dai precedenti, forse più simile all'Argentina sotto alcuni aspetti - esordisce Marini - in passato la Honda non è stata molto competitiva qui in passato, ma stiamo facendo un buon lavoro e sono convinto che potremo dimostrare la nostra crescita anche qui. Il correre di giorno e di notte potrebbe rivelarsi complicato in termini di aderenza sull'asfalto ma penso che per noi correre di notte potrebbe essere un vantaggio".
Quartararo ha osservato come Mir abbia ritrovato fiducia cambiando anche il suo stile di guida. Hai le stesse sensazioni?
"Penso che ogni pilota cerchi sempre di tirar fuori il massimo dalla propria moto col proprio stile di guida. Credo che la moto quest'anno sia migliorata e la fiducia è aumentata, quindi non è una questione solo legata alle performances ma anche alle sensazioni. Questo consente di non dover andare sempre oltre il 100% ed in questo il pacchetto penso stia migliorando molto, e ci aiuta a guidare meglio, anche se sicuramente c'è ancora margine".
Ai prossimi test a Jerez vedremo un motore nuovo?
"Non ne abbiamo ancora parlato ma immagino che gli ingegneri si stiano già preparando per i prossimi test. A noi piloti non hanno ancora dato informazioni, ci concentreremo nel tirar fuori la miglior performance in gara. Non si tratta solo del motore, ma di lavorare su ogni dettaglio con precisione. La velocità non deriva solo dal motore, e dai dati penso che sia già competitivo e molto piacevole da guidare. E' una questione di compromessi".
Si inizia ad avvertire l'arrivo di Albesiano e di Aleix nel team? Come sta cambiando l'atmosfera in Honda?
"Si, ma stiamo migliorando anche grazie ad una serie di scelte giuste operate nel corso della scorsa stagione, sono arrivati tanti altri ingegneri e persone magari meno in vista, ma che hanno tolto del carico di lavoro perchè il quantitativo di dati da analizzare è impressionante. Sono migliorate tante cose, anche l'atmosfera. Con l'arrivo di nuove persone c'è meno pressione su tutti per il lavoro da svolgere ed i risultati stanno arrivando, tutto contribuisce a migliorare l'atmosfera. Dal mio arrivo lo scorso anno è stata una crescita continua. Ora che cominciando ad arrivare anche dei risultati, un ottavo posto conta quasi come un podio, è un bel momento".
Dove c'è stato il margine di miglioramento più sostanziale visto in queste prime gare?
"E' un insieme di cose, alcune visibili altre no. Abbiamo ottimizzato tutto il pacchetto, ma non l'abbiamo stravolto perchè nella MotoGP di oggi il processo di sviluppo dev'essere costante durante l'anno e continuare poi l'inverno. Il livello raggiunto ormai presuppone questo processo".
Tornerà anche Puig.
"E' importante, non è solo un team manager, il suo carisma e la sua presenza sarà di grande aiuto per tutto il team".