Il circuito di Losail è un’oasi nel deserto, o almeno dovrebbe esserlo per Bagnaia, o almeno è quando si dice dall’inizio della stagione. È stato lo stesso Pecco a sostenerlo: “se il campionato fosse iniziato in Qatar o Portimao, la situazione sarebbe diversa”, affermava dopo le prime due tappe in Thailandia e in Argentina. Due piste che al piemontese non sono mai piaciute, a differenza di Marquez, che infatti aveva fatto bottino pieno a Buriram e a Termas. Poi ad Austin, il “suo” circuito, lo spagnolo ha sprecato e Bagnaia non si è fatto cogliere impreparato per sfruttare l’occasione.
Ora, però, è il momento di quel Qatar di cui tanto si è parlato, dove Pecco dovrebbe potere riequilibrare la situazione con il compagno di squadra, il che significa stargli davanti senza sconti o regali. Arrivarci dopo una vittoria sicuramente aiuta, ma ancora di più dopo avere ritrovato nel GP del Texas quelle sensazioni alla guida che cercava da tempo.
Losail, però, non è esattamente una pista in cui Bagnaia sia imbattile, come potrà esserlo invece Jerez. In Qatar, il piemontese ha vinto solamente due volte: in Moto2 nel 2018 e in MotoGP lo scorso anno. A questi risultati, aggiungiamo due podi, un 3° posto nel 2016 ai tempi della Mahindra in Moto3 e lo stesso piazzamento nella classe regina nel 2021.
Semmai, è Marc Marquez a non avere mai brillato in Qatar. In MotoGP ci ha vinto appena una volta, nell’anno magico del 2014, a cui si aggiunge un altro successo nel 2012, quando correva in Moto2. Nella classe regina, ha collezionato poi qualche podi, 3 oltre alla già citata vittoria. Un po’ poco, per un campione del suo calibro.
Però, non è tutta colpa sua. Nel senso che la Honda ha raramente fatto faville su quella pista. Nelle 22 edizioni del GP (contiamo anche quella con la denominazione Gran Premio di Doha del 2022), la Casa di Tokyo si è imposta solo 3 volte: nel 2004 con Gibernau, nel 2011 con Stoner e, come detto, nel 2014 con Marquez. La Ducati, invece, ha ben altri numeri: 8 successi (gli altri sono firmati da Yamaha).
Tutti si ricordano le due sconfitte subite da Marquez a favore di Dovizioso nel 2018 e nel 2019, ma lo spagnolo perse il primo duello per appena 27 millesimi e il secondo per 23, contro un Andrea in grande forma, ma anche contro una Desmosedici velocissima.
Il problema (se così si può chiamare) è che Marc ora ha una Ducati e sa guidarla alla perfezione. Lo scorso anno, nel GP del Qatar, il suo primo in assoluto sulla Rossa, arrivò 4° la domenica a 3”429 da Bagnaia, mentre il sabato, nella Sprint, fu 5° a 1”625 da Martin (e a poco più di due decimi da Pecco, che finì 4°).
Pensandoci un po’, verrebbe da dire che l’unico errore che non dovrà fare Bagnaia sia quello di sottovalutare Marquez, anche se difficilmente ha bisogno di certi consigli. Sicuramente Losail non è il COTA, dove lo spagnolo è capace di fare una grande differenza, ma è un circuito molto più nelle corde di Bagnaia. Quindi, la classica occasione perfetta per entrambi. Pecco punta a fermare il momento magico di Marc, Marquez a battere il rivale sul suo campo per prendere ancora più slancio in classifica.
Domenica sera, a sorridere sarà solo uno dei due. Ammesso e non concesso che nessuno si intrometta nel duello. Le sorprese sono sempre possibili.