Ancora acciaccato dopo la brutta caduta che ha aperto il suo weekend, Michele Pirro ha stretto i denti in Gara 2 per riscattare con un secondo posto l’errore che ieri gli ha precluso la possibilità di battagliare con il vincitore Alessandro Delbianco. Un piazzamento dolceamaro per il dieci volte campione italiano, che impossibilitato a tenere il passo incredibile del pilota Yamaha, autore qui a Misano della sua prima doppietta nel CIV Superbike.
“Non sto benissimo fisicamente e devo ringraziare i ragazzi del Medical Center, il dottore e i fisioterapisti per avermi permesso di correre sia oggi che ieri. Non ho risentito tanto della caduta di ieri ma di quella di venerdì, che rientra nelle peggiori dieci della mia carriera. Cadere dopo quattro giri nelle prove libere mi ha complicato la vita e ha compromesso il mio lavoro, perché non sono riuscito a guidare con scioltezza e per battere Delbianco bisognava essere perfettamente a posto sotto tutti i punti di vista - ha osservato Pirro a fine gara - Mi dispiace per la scivolata di ieri, ma sono contento di quanto fatto oggi: ho fatto una gara alla Delbianco”.
Pur essendo soltanto al primo dei sei Round dell’anno, il collaudatore Ducati comincia già ad accusare un ritardo di 22 punti dal leader del campionato.
“Ho quarant’anni ed è da più di venti che sono sempre protagonista nel campionato italiano. Quest’anno credo di non essere il favorito, anche perché lo stato di forma di Alessandro è incredibile e la nostra moto non ha le concessioni di cui gode la Yamaha: dobbiamo mantenere degli standard e io faccio quello che posso. Loro sono stati bravi a sfruttare queste concessioni e Alessandro guida benissimo. Guardando dove sono gli altri piloti con le nostre stesse moto, si vede che la differenza la stiamo facendo noi. Io non posso fare miracoli e poi è giusto che ci siano anche gli altri, fa parte di un ciclo. In ogni caso, abbiamo fatto due gare, ce ne mancano 11, quindi aspettiamo a parlare” ha commentato Michele, parlando della lotta al titolo e di eventuale vittoria di Delbianco: “Sarà sicuramente tosta, ma se dovesse vincere lui mi scoccerebbe molto meno rispetto a quando ha vinto il titolo Zanetti, perché lo vincerebbe un pilota che va forte, fa dei tempi incredibili ed è al mio livello. Due anni fa invece l’ho perso contro un pilota che ha fatto fruttare la regolarità, non la velocità. Io non ho niente da dimostrare. Non è scontato mettersi in gioco alla mia età, ma diverto e faccio sempre il massimo. Poi bisogna anche accettare le sconfitte”.
Guardando al prossimo appuntamento del campionato, l’alfiere del team Barni 51 Racing Lab ha aggiunto: “Il Mugello è una pista dove andiamo forti entrambi, non è favorevole soltanto a me. Lo scorso anno avevamo già visto che qui in alcuni punti non eravamo competitivi. Vedremo come sarà al Mugello e quanto guadagneranno loro lì, tenendo conto che si tratta di una pista più scorrevole e loro sono molto efficaci nelle parti lente. Viviamo alla giornata. Sarà sicuramente bello e ci divertiremo”.