Settimo della generale con 25 punti, a pari merito con il pilota della Trackhouse Racing Ai Ogura, Johann Zarco ha parecchio di cui compiacersi e rallegrarsi. Passato dalla Ducati Pramac alla Honda LCR nel 2024, il francese non solo ha dato prova di sapersi adattare abbastanza velocemente alle esigenze e alle criticità della RC213 V, ma dopo i primi tre appuntamenti del 2025, grazie a prestazioni solide e convincenti, si è messo alle spalle entrambi i portacolori della HRC visto che Luca Marini è nono a quota 20 punti e Joan Mir addirittura quindicesimo fermo a 10.
Una tendenza che chiaramente il due volte iridato di Moto2 vorrebbe confermare nei prossimi round nella speranza di una promozione nel team factory magari già dal campionato venturo.
"I risultati stanno aumentando la mia credibilità agli occhi della Casa – ha affermato soddisfatto nel corso della presentazione del GP di Francia – Dunque adesso l’ obiettivo è rafforzare il legame così da restare e crearmi un’opportunità di essere promosso nella squadra ufficiale”.
La buona volontà però non basta, in quanto come ricordato dallo stesso del 34enne l’ultima parola relativa ad una sua partenza spetterà al boss Lucio Cecchinello che, in ogni caso, già gli fornisce la moto aggiornata. “Sono convinto che sarei in grado di gestire la situazione”, ha quindi dichiarato mostrando una certa contentezza nel vedere le sue indicazioni applicate e capaci di dare risultati.
Al di là di quanto fatto e ottenuto in MotoGP il transalpino si è detto certo di aver guadagnato una buone dose di stima dopo un particolare successo. "La vittoria dalla 24 Ore di Suzuka ha messo in luce le mia abilità di adattamento e questo ha aumentato la condizione verso di me da parte del costruttore. La scorsa estate è stata positiva anche per questo", ha ribadito prima di tornare sulla scelta di abbandonare la dominante Desmosedici. "Avrei potuto continuare e giocarmi il titolo, invece ho preferito accettare la sfida di riportare Honda ai vertici", ha concluso.