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MotoGP, Martin: "Tanto supporto da Bagnaia e Marquez. Tra piloti c'è empatia"

"Entrambi mi hanno consigliato di non forzare e prendermi il mio tempo. So che in Qatar non sarò al 100% e che dovrò accumulare chilometri. L'infortunio? Tante ossa rotte e problemi ad una costola"

MotoGP: Martin:

Jorge Martin sta per tornare. Caduto nella prima giornata di test invernali e poi in fase di allenamento quando sembrava potesse finalmente rientrare in gruppo, il campione in carica di MotoGP proverà a misurarsi con gli altri la prossima settimana in Qatar. Un appuntamento molto atteso, ma al contempo guardato con cautela dallo spagnolo che sa bene di non poter pretendere troppo da sé stesso trovandosi a gestire una moto, l’Aprilia, che conosce a malapena.

So che non sarò al 100% - ha evidenziato parlando a Motorsport.com - Nella situazione in cui mi trovo, sarà importante accumulare chilometri e ovviamente riuscire a guidare”.

Malgrado il recupero sia quasi concluso, la paura non è passata, Non ho ancora dimenticato l’incidente di Portimao del 2023, però questo è stato brutto e violento, in quanto mi ha causato tre fratture alla mano, quattro al piede e qualcosa nella costola che ancora non sappiamo esattamente cosa sia", ha confidato.

Supportato mentalmente dallo psicologo che lo ha aiutato a non mollare in una fase tanto complessa della sua carriera, Martinator ha ricevuto anche alcuni consigli preziosi da alcuni piloti. "Marquez e  Bagnaia mi hanno suggerito di prendermi il mio tempo e di non avere fretta. In particolare, hanno valore le parole di Marc essendo stato a lungo infortunato, per cui so che quello che dice gli viene dal cuore. È bello quando i tuoi avversari si interessano a te, perché fa capire che vogliono vederti in pista a giocarti con loro  traguardi importanti. Quando si vede un collega che soffre, si entra molto in empatia con lui", ha quindi sostenuto.

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