Intervistato dal collaudatore KTM Pol Espargaro, Carlos Ezpeleta, direttore sportivo del Motomondiale si è espresso su argomenti vari a partire dagli incontri della Safety Commission a cui si è trovato a partecipare in qualità di silenzioso osservatore.
“Quella è un’ora intoccabile. Per me è un onore accedervi. Ricordo le prime volte, mi dissero di stare in un angolo muto. E’ un posto sacro, intimo, dove non possono entrare le telecamere e tutto ciò che viene discusso resta lì”, il suo commento riportato da Marca. Tutto top secret, certo, ma il figlio del patron si è lasciato scappare delle rivelazioni. “In quell’occasione i piloti si scambiano opinioni su tutto, sicurezza compresa, e a volte lo fanno con toni forti, anche tra fratelli”, ha dichiarato confermando che i Marquez non se le mandano a dire, ma nemmeno in precedenza proprio gli Espargaro.
“Ricordo l’India, in quel frangente ci furono due incontri e il primo lo saltai perché mia moglie aveva appena partorito, ma poi mi consentì di partire sapendo che si trattava di un evento complesso sotto il profilo organizzativo. Ci furono delle tensioni, ma è normale quando si va su un circuito nuovo”, ha affermato.
Tra le novità degli ultimi anni che più hanno creato dibattito è impossibile non nominare la Sprint Race, inizialmente osteggiata, ma adesso apprezzata dalla maggior parte dei protagonisti. “E’ un format che ci piace molto e ci permette di riempire di contenuti il sabato. Non per nulla c’è stato un aumento globale dell’audience, della presenza sugli spalti e dell’attenzione mediatica. Inoltre i piloti sanno di avere una doppia opportunità di imporsi. Dopo un primo campionato di assestamento le squadre sono riuscite a capire come organizzarsi e minimizzare i rischi. Siamo dunque tutti contenti. Martin ad esempio scherzava sostenendo di essere in grado di fare tre mini gare in un fine settimana”, ha proseguito il dirigente, chiudendo con un pensiero altrettanto ottimistico relativo alla collaborazione con Liberty Media.
“Ad inizio estate dovrebbero terminare le operazioni. Credo che aggiungeranno valore. Assieme apporteremo cambiamenti per far crescere il Mondiale. Nel 2027, poi, ci sarà la più grande rivoluzione tecnica degli ultimi decenni. Si andrà ad abbassare la cilindrata, ad eliminare gli abbassatori, ridurre l’aerodinamica, il carburante diventerà al 100% rinnovabile e avremo delle gomme nuove. Quindi sarà impossibile individuare un favorito e questo giocherà a favore dello spettacolo”, ha concluso il ragionamento.