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MotoGP, Alex Marquez: “Sono Mr 2° posto e mi sta bene continuare così fino a fine stagione”

“Siamo stati molto costanti ogni volta e se mi aveste detto che sarei stato al comando della classifica alla terza gara avrei detto che eravate matti. La caduta di Marc è stata un monito a stare calmo: oggi gli errori si pagavano cari”

MotoGP: Alex Marquez: “Sono Mr 2° posto e mi sta bene continuare così fino a fine stagione”

Alex Marquez ha vidimato anche nel GP delle Americhe l’abbonamento alla seconda posizione che sembra aver sottoscritto in queste prime gare della stagione. Se nelle precedenti cinque occasioni era stato il fratello Marc a relegare l’alfiere del team Gresini alla piazza d’onore, questa volta è stato Pecco ad averne di più del 28enne e a conquistare la vittoria, approfittando proprio della caduta dell’otto volte iridato. Il secondo posto odierno ha però un sapore ben più dolce di tutti gli altri, visto che ha permesso ad Alex di portarsi al comando della classifica iridata.

“È piuttosto figo. Voglio dire, se mi aveste detto che alla terza gara sarei stato al comando della classifica, vi avrei detto che eravate matti. Sono veramente contento. Abbiamo cominciato l’anno nel modo giusto, siamo stati molto costanti ogni volta. Sono ‘Mr 2° posto’, ma mi sta bene: non ho nessun problema a chiudere secondo da qui fino alla fine della stagione - ha commentato ridendo il nuovo leader del campionato - Dobbiamo goderci il momento e approcciare ogni gara come stiamo facendo. Sono contento per come stiamo gestendo tutto, per come riusciamo a essere sempre lì: siamo costantemente in tra i primi tre in ogni sessione, qualifica e così via. È quello che dobbiamo fare. Dobbiamo continuare così, ma soprattutto goderci il momento, perché per un team Indipendente, con la moto dello scorso anno, è davvero incredibile condurre il campionato”.

Il pilota spagnolo sa bene che proprio la costanza di rendimento può essere la chiave della sua stagione“Quello che abbiamo fatto in questo avvio di stagione è fantastico. Essere in testa dopo tre gare è una gran cosa, ma il nostro campionato è un altro: dobbiamo andare avanti gara dopo gara senza commettere errori, provando a essere sempre lì e ad estrarre il 100% del potenziale. Sappiamo di essere un team Indipendente con la moto dello scorso anno e che in alcuni momenti la squadra ufficiale avrà sicuramente dei vantaggi. Dobbiamo concentrarci su noi stessi e la nostra mentalità dev’essere proprio quella di andare avanti gara per gara, tirare fuori il 100% del potenziale su ogni circuito e finire le corse. È ciò che stiamo facendo e che dobbiamo fare”. 

Nonostante le difficili condizioni offerte dal circuito texano, Alex è riuscito ancora una volta a massimizzare il risultato. Con la complicità della caduta di suo fratello.

Se dovessi confrontare la mia performance con quelle in Thailandia e in Argentina, questa è stata la peggiore in termini di feeling e per come ho approcciato ogni curva. Dopo i primi giri ho notato che Pecco era più veloce di me, quindi ho deciso di seguirlo. Avevo molta fiducia alle sue spalle, ma andando avanti ho completamente perso l’anteriore in Curva 10 e mi sono detto: ‘Alex stai calmo e presta attenzione’. Quando poi ho visto Marc cadere è stato come un avvertimento per me, che mi diceva di prestare attenzione perché oggi gli errori si pagavano cari ed era veramente facile commetterne uno - ha osservato - Non mi sentivo bene in sella, avevo molti problemi e quindi dovevo soltanto cercare di controllare Di Giannantonio e arrivare in fondo. È quello che ho fatto e sono veramente molto contento”.

Il due volte iridato ha poi raccontato ciò che è successo in griglia poco prima della partenza e ciò che ha pensato vedendo correre via suo fratello Marc.

“Quando sono arrivato in griglia ho detto ai miei ragazzi che c’era asciutto e che avremmo continuato con la moto da asciutto. A dieci minuti dall’inizio però mi hanno detto che erano tutti con gomme da bagnato e quindi abbiamo cambiato di nuovo gli pneumatici. Anche l’altra moto non era pronta e quindi c’è stato un po’ di casino. Dopo di che ho visto Marc che correva. In un primo momento ho pensato che avesse dimenticato qualcosa da portare in griglia, come i tappi per le orecchie o qualcosa del genere. Poi però ho visto anche Pecco e mi sono chiesto cosa stessero facendo. A quel punto mi sono ricordato che era stata introdotta questa regola quando io ero in Moto2 e Marc era in MotoGP e allora ho chiesto alla squadra se l’altra mia moto fosse pronta. Hanno chiesto via radio e quando mi hanno detto di sì mi sono detto: ‘ok, devo correre!’. Credo che la partenza ritardata non sia stata il massimo, ma lo spettacolo è stato incredibile!”, ha commentato Alex.

Il minore dei fratelli Marquez non aveva però idea che avrebbe rischiato di ricevere una penalità se la partenza non fosse stata ritardata, proprio a causa del caos che si è creato sullo schieramento.

“Abbiamo bisogno di un regolamento chiaro su questo punto, perché così non lo è molto. Sinceramente parlando non sapevo nemmeno che fosse possibile (incorrere in una penalità), ho soltanto seguito gli altri - ha ammesso - Serve più chiarezza su questa procedura. Se hanno ritardato la partenza solo per il caos non è il modo giusto. Se da regolamento si può fare, devono farlo e organizzare meglio il tutto in modo da far si che si possa fare, perché non è giusto che qualcuno corra un rischio e che poi venga ritardata la partenza. Immaginate se fossi stato in griglia con le slick, non sarebbe stato giusto. Dev’essere tutto più chiaro”.

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