Nicolò Bulega ce l'ha messa tutta, ma alla fine ha dovuto alzare le mani davanti alla strapotere di Razgatlioglu. Astuto come al solito ed estremamente a suo agio tra le curve portoghese, il campione in carica ha lasciato sfogare l'emiliano l'asciandogli però solo l'illusione di poter avere la meglio.
"Per lui il tracciato dell'Algarve è come Austin per Marquez - ha commentato il ducatista - E’ il suo preferito, per il suo stile e una serie di cose, per cui avergliela fatta sudare fino alla fine è comunque stato un modo per dimostrare che siamo forti anche noi e possiamo guardare con fiducia alle prossime gare".
E proprio la pressione esercitata dall'italiano ha portato ad un cambio di approccio dell'avversario. "Toprak di solito è pulito e non fa sorpassi brutti, forse qui l’ho messo in difficoltà e fatto uscire dalla sua comfort zone, per cui erano un po’ più al limite. In ogni caso sono contento perché significa che non aveva tanto margine. Dopo la manovra iniziale subita ho provato a reagire visto che mi aveva mandato largo e fatto perdere dei decimi. Ho tentato di riprenderlo e ce l’avevo quasi fatta però ero troppo impiccato. Anche un 1% in più mi avrebbe fatto cadere. Personalmente non ho nulla da recriminarmi in questo weekend, per cui anche se sono arrivato secondo vado a letto tranquillo consapevole di aver fatto tutto il possibile in ogni singola curva", ha analizzato.
Sommando lo svantaggio accumulato nelle tre corse non si arriva ad un secondo. “Secondo me neanche a mezzo, forse a due o tre decimi. Il problema è che nelle gare un millesimo o dieci secondi non significano nulla, cambia invece la classifica, quindi è vero che l’abbiamo impensierito, ma ha vinto sempre lui".
Rispetto allo scorso anno il campione Supersport 2023 si sta mostrando molto più combattivo. "Nel 2024 per me era una sorpresa essere costantemente sul podio, adesso invece se non ci riesco sono arrabbiatissimo, ciò significa che siamo cresciuti e cercherò di mantenere il livello anche mentale perché possiamo migliorare ulteriormente".
Sotto il profilo regolamentare FIM e Dorna potrebbero imporre una riduzione del flusso di benzina per Ducati. "Sinceramente mi trovo bene con la mia moto, tuttavia se ci sono dei punti in cui siamo messi bene, in altri perdiamo. E’ vero che Toprak è forte, ma è su una BMW e ce ne sono due in pista, di cui una, con tutto il rispetto per Van der Mark, è più competitiva, quindi non abbiamo un quadro realistico su come si comporterebbe la M1000RR se ci fosse un altro pilota top. Capisco comunque che sia più facile puntare il dito contro di noi visto che ci sono più V4 R e tanti piloti validi - ha commentato piccato - E’ una questione di numeri ed è difficile dire come andrebbe diversamente. Il turco è senz’altro competitivo e io in questo weekend ci ho provato fino alla fine. Ho anche rischiato di finire a terra due o tre volte per provare a fregarlo. Dovessero limitarci, Razgatlioglu vincerebbe a mani basse e invece ad esempio qui a Portimao abbiamo vissuto tre gare belle e combattute. Come detto è impossibile fare un reale confronto perché soltanto Toprak va bene con la BMW, però in griglia ce ne sono due. E’ dunque un discorso aleatorio".
Infine uno sguardo al prossimo appuntamento di Assen. "Mi piace, è una delle mie piste preferite. Nel campionato scorso non ero andato benissimo perché c’erano state condizioni meteo particolari e poi mi ero appena operato al braccio e avevo ancora i punti, quindi vedremo".