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SBK, Bautista: Bulega? Questa è la filosofia Ducati come Marquez con Bagnaia”

“L'unica differenza è che in MotoGP c'è anche Alex Marquez... Bulega ha una migliore uscita di curva, ma questo non dipende dal fatto che la BMW frena meglio o la Ducati ha un’accelerazione migliore, è lo stile del pilota. Toprak è forte in frenata, ma gli manca qualcosa in accelerazione”

SBK: Bautista: Bulega? Questa è la filosofia Ducati come Marquez con Bagnaia”

Deluso e amareggiato per il contatto con Redding in Curva 4. che ha messo fine in meno di un giro alla sua Gara 1, Alvaro Bautista si è prontamente rifatto nella giornata di oggi, conquistando due terzi posti. Il massimo risultato a cui poteva ambire il pilota spagnolo sul tracciato dell’Algarve, dove Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega hanno fatto la differenza rispetto al resto della compagnia.

“Oggi almeno sono riuscito a fare più di tre curve!” ha detto ridendo Alvaro, prima di raccontare la sua giornata: Nella Superpole Race di questa mattina ho accusato la mancanza della gara di ieri e i primi giri mi sono serviti per prendere fiducia, ma poi ho iniziato a prendere il mio ritmo e a lottare con gli altri. In Gara 2 ho fatto una buona partenza, e all’inizio sono rimasto lì con Bulega e Toprak, ma non è stato sufficiente per restare con loro”. 

Il ritmo forsennato dei due contendenti al titolo della passata stagione ha tolto al 40enne ogni possibilità di lottare per la vittoria.

“Il passo oggi era molto più veloce di ieri: con il passo di ieri credo che sarei riuscito a stare insieme a loro, ma hanno aumentato il ritmo e non sono riuscito a seguirli. Soprattutto perché in Australia ho usato la SC2 all’anteriore e ha funzionato molto bene. Avevo un’ottima fiducia. Anche qui ho ottenuto delle buone prestazioni dallo pneumatico al mattino, ma al pomeriggio forse non era il massimo: ho notato alcuni aspetti positivi quando fa fresco o quando la pista ha un buon grip, e delle cose negative quando la pista è più calda e l’aderenza è un po’ più bassa. È comunque positivo, perché abbiamo raccolto molte informazioni su cui lavorare per il prossimo Round - ha osservato - Sono contento anche della ripartenza. Mi sono sentito un po’ più a mio agio perché per me è un po’ più semplice spingere di più, avendo meno carburante. Sono riuscito a fare dei buoni tempi, ma loro erano ancora più veloci: ho fatto un buon passo avanti, ma lo hanno fatto anche loro e quindi, alla fine, la situazione era la stessa. Mi sono divertito a osservare la battaglia tra di loro, vederli lottare e superarsi a vicenda. È stato divertente e sono contento perché la prestazione non è male e sto acquisendo molta fiducia”. 

Sebbene non sia ancora riuscito a conquistare una vittoria in questi primi due Round, l’alfiere Ducati può tracciare un bilancio abbastanza positivo di questo avvio di campionato.

“Sinceramente non avevo nessuna aspettativa sull’inizio della stagione, ma sono molto contento perché il mio feeling con la moto è migliorato molto rispetto allo scorso anno. Ho tutto più sotto controllo e riesco a sentire di più il limite. Non sono ancora al 100%, ma sto molto meglio e mi sento anche molto più sicuro rispetto all’anno passato. Non avevo aspettative, ma sono contento delle mie sensazioni in sella, ha affermato Bautista, conscio che arriveranno delle piste dove potrà essere più performante.

“Quando hai delle buone sensazioni in sella, tutte le piste sono buone - ha commentato - Come l’Australia è stata una buona pista per la Ducati, penso che questa lo sia stata per Toprak. Fortunatamente, trattandosi di un campionato, non disputiamo tutte le gare su un solo circuito: ci sono molti tipi di piste ed è un bene per il campionato che alcuni piloti siano veloci su alcune di queste e che ci siano moto che sia adattano meglio. Ci sono molti tracciati adatti a me. Dobbiamo solo lavorare e cercare di essere il più competitivi possibile su ogni tipo di pista e in ogni circostanza”.

Spettatore privilegiato della gran lotta tra Toprak e Bulega, Alvaro ha fornito le sue impressioni

Conosco bene il modo in cui lotta Toprak, quindi sto osservando di più Nicolò, che in Supersport non ha praticamente mai lottato, perché scappava via. Quest’anno, avendo più esperienza, si sta sicuramente difendendo meglio - ha riconosciuto - È stato divertente guardarli, ma credo lo sarebbe ancora di più se fossi lì anch’io. Questa volta non è stato possibile, ma spero di essere sempre più vicino, fino a riuscire un giorno a restare con loro”.

Il campione iberico punta infatti a inserirsi al più presto nella battaglia: “Perché no? Non vedo l’ora, ma bisogna fare qualche passo avanti per stare con loro. Passo dopo passo ci arriveremo. Non sono preoccupato per questo, perché penso che mantenendo la calma, lavorando bene, e concentrandoci su noi stessi, quel giorno arriverà. Bisogna stare tranquilli, non commettere errori e non cercare di voler fare un grosso passo avanti, ma concentrarsi sui piccoli dettagli perché ci troviamo in un buon momento per poter fare questi piccoli progressi”.

Interpellato sui vantaggi di Razgatlioglu e della BMW sul tracciato dell’Algarve, Bautista ha aggiunto: In confronto a Bulega, Toprak era molto forte in frenata, però Nicolò ha una migliore uscita di curva, perché riesce ad avere più velocità in percorrenza e ad uscire più velocemente. Questo però non dipende dal fatto che la BMW frena meglio o la Ducati ha un’accelerazione migliore, ma dal modo in cui il pilota guida la moto. Proprio come è successo due anni fa quando io e Toprak eravamo in lotta. Alla fine, Toprak era molto forte in frenata con la Yamaha e lo è anche con la BMW. Gli manca un po’ di accelerazione, ma perché non si può essere i migliori in tutti i settori. Altrimenti uno sarebbe imbattibile”. 

Alvaro ha poi parlato di come sia dividere il box con un compagno di squadra come Bulega, capace di essere sempre al Top in ogni situazione. 

Non ci si può rilassare: devi spingere sempre. È bello avere un compagno di squadra così, ma onestamente quando Rinaldi era il mio compagno di squadra io ero concentrato su me stesso e lo sono anche adesso che c’è Nicolò. Cerco di cerco di fare del mio meglio, di lavorare al meglio con la mia squadra e con la mia moto per provare a ottenere il massimo. Se il mio compagno di squadra è più veloce, o arriva davanti a me, va bene, è un buon obiettivo per la prossima volta - ha riconosciuto - Ritengo sia positivo avere una squadra molto competitiva, perché se si guardano gli altri team, i due piloti non sono su un livello molto simile, soprattutto ai vertici del campionato. Credo che la nostra squadra sia chiaramente la migliore del campionato, perché siamo entrambi veloci e in questo modo ci aiutiamo a vicenda. Perché se lui è più veloce, io cerco di andare più veloce”. 

Una situazione per certi versi simile a quella che stanno vivendo i piloti ufficiali Ducati anche in MotoGP. “Là c’è Alex (Marquez) in mezzo e qui c’è Toprak - ha commentato ridendo - La cosa positiva è che Ducati spende molto per lo sviluppo della moto, ma anche per i piloti. È quello che dico sempre: la moto deve essere buona, ma anche il pilota deve essere veloce. Credo che questo sia il problema degli altri costruttori, che devono investire anche su un pilota di livello se vogliono ottenere qualcosa. Non dico che gli altri piloti non siano al Top, ma quelli Ducati, almeno a livello di curriculum, sono i migliori”.

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