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SBK, Redding: "Bautista? Le immagini parlano chiaro, ma lui non si chiarisce mai con nessuno"

"Qualcuno si ricorda quando mai Bautista si è scusato o chiarito con gli altri? So che Alvaro non verrà a confrontarsi con me, in ogni caso è lui che avrebbe dovuto vedermi dato che in quel momento ero davanti lui"

SBK: Redding:

La speranza, o meglio l’obiettivo del giorno, era quello di salire sul podio di Gara 1 ed invece Scott Redding si è trovato  a terra in compagnia del suo rivale di quel momento, ovvero Bautista. Un incidente, quello che ha privato entrambi della possibilità di giocarsi la top tre nell’evento di sabato a Portimao, che ha mandato su tutte le furie l’iberico secondo cui l’unico colpevole sarebbe  il britannico.

Dal canto suo il portacolori della MGM Bonovo ha preso le distanze dell’accuse senza risparmiarsi in un linguaggio colorito che non riproduciamo. 
Non voglio dire niente. Nemmeno l’ho visto. Ero convinto ci fosse qualcuno sulla sinistra che mi spingeva perché ho avvertito il posteriore della mia moto scivolare. Ho cercato di salvarmi, ma non ci sono riuscito.  Quando ero sulla ghiaia, mi sono girato e mi sono reso conto che c’era anche Alvaro. Ho pensato che fosse stato coinvolto in un altro incidente o che fosse stato lui a tamponarmi. L’ho  buttato giù io? Nient’affatto, al contrario sono rimasto sorpreso e confuso da quanto accaduto. Ho guardato le immagini e dall’on-board dello spagnolo appare chiaro”, ha sostenuto prima di passare ai raggi X le fasi appena antecedenti il contatto.

 “Alla curva 3 ero davanti a lui e a metà curva anche davanti a Gardner, a quel punto il piano era di proteggere la mia traiettoria a sinistra. Ero all’esterno e sapevo che Remy sarebbe uscito meglio, dunque non ho voluto forzare il sorpasso, mi sono messo alle sue spalle, mi stavo preparando ad entrare alla 5 e poi è successo tutto. – la sua analisi -  Alvaro ha provato a tagliare in uscita, mentre io ero già lì. Dunque, quando ha cambiato direzione deve avermi per forza visto. Probabilmente era convinto di potersi infilare obbligandomi a chiudere il gas. Sinceramente l’ultima cosa che potevo aspettarmi era di avere qualcuno all’esterno”.

“Mi lascia dunque perplesso che si sia tanto arrabbiato da pensare che lo abbia fatto di proposito.  Detto ciò so che lui non verrà a parlarmi e io non voglio sollevare vespai con i media. Ha detto che non verrà? Ditemi quando è mai andato a chiarirsi con qualcuno. Tutti sanno che non andiamo d’accordo, ma se qualcuno mi batte con merito gli vado a stringere la mano. Penso che i commissari abbiano delle immagini da una differente angolazione, ad ogni modo siamo qui per gareggiare e non per litigare come ragazzini”, ha concluso la sua riflessione sul caso del giorno che lo ha avuto protagonista.

 

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