Scattato dalla piazzola undici, Fabio Quartararo ha messo in scena un'ottima prestazione nella Sprint Race di Austin e al traguardo è arrivato sesto alle spalle di cinque Ducati. Pur rincuorato e consapevole di aver fatto un buon lavoro, il pilota Yamaha non ha mancato di evidenzare le carenze che ancora caratterizzano la sua M1.
"Oggi è stato fantastico, anche se questa mattina il passo non era stato eccezionale o comunque molto più lento rispetto alle Desmosedici - ha dichiarato a fine giornata - In corsa però sono riuscito a spremere il massimo da quanto abbiamo a disposizione e mi sono divertito. Ho faticato in staccata? Sì, in particolare alla curva 15 dove loro riescono a fermarsi con entrambe le ruote, mentre noi solo con l’anteriore. Per non perdere terreno dovevo spingere molto sul davanti, quindi mi sono trovato diverse volte a perdere il controllo, però ho anche fatto dei bei salvataggi".
L'obiettivo per il prossimo futuro è chiaro: "Dobbiamo migliorare la risposta del posteriore, anche se i freni non sono l’unica preoccupazione. Manchiamo di bilanciamento e questo ci causa difficoltà anche in accelerazione e in centro curva , inoltre nei cambi di direzione la moto scivola molto. Attualmente siamo alla ricerca di un maggior grip e di meno scuotimenti perché ne abbiamo tantissimi specialmente nelle frenate a moto dritta",
Non tutto è da buttare. "Di positivo c’è che riesco a salvarmi al limite o comunque prima che la moto si chiuda. Anche stamane quando ha iniziato a vibrare, l’ho tirata su in tempo, in quanto altrimenti sarei finito a terra. Come detto il posteriore non ci aiuta. I due salvataggi fatti? Il primo è stato dovuto ai saltellamenti, il secondo stavo perdendo l’anteriore. Ripeto, rispetto a Ducati che riesce a fermare la moto con entrambi i freni anche in derapata, noi dobbiamo affidarci solo a quello davanti e questo può diventare pericoloso quando si curva", ha infine considerato.