Toprak Razgatlioglu si è presentato a Portimao facendo chiarezza su diversi temi. Alla vigilia del round portoghese, il portacolori BMW ha infatti parlato di quanto accaduto in Australia così come dei test della scorsa settimana svolti sul tracciato di Algarve e ovviamente delle voci legate alla MotoGP.
Parole chiare e trasparenti quelle pronunciate dal pilota turco, intenzionato a voltare pagine dopo le difficoltà incontrate nel round d’apertura di questa stagione.
“Purtroppo in Australia non è andata come speravo – ha esordito – nei test svolti la scorsa settimana abbiamo però ritrovato delle belle sensazioni e sono fiducioso in vista di questo weekend. Abbiamo lavorato sull’assetto, la moto si è rivelata competitiva e il passo non era male. Rispetto alla prima gara non è cambiato nulla sulla M 1000 RR perché la moto è la stessa, l’unica cosa sono state delle modifiche legate all’assetto. Probabilmente Phillip Island non si adatta bene alle nostre qualità, considerando che qua in Portogallo Frenate brusche, curve lente”
Toprak, come mai ha detto che questa è una Ducati Cup?
"Avete visto i risultati di Gara 2 a Phillip Island? Penso sia facile da intuire. In Gara 2 mi sono ritirato, ma se avessi finito la corsa non sarei andato oltre il quarto posto. Poi purtroppo c’è stato un problema con il dashboard e mi sono dovuto fermare”.
In queste settimane si è parato molto delle tue dichiarazioni? Rimani dello stesso avviso?
"Lo scorso anno c’erano due sole Ducati davanti a me, mentre questa volta erano tutte nelle posizioni di vertice. Non parlo per salvare la mia posizione, ma per tutelare gli altri costruttori. Se la situazione dovesse riproporsi, nessuno sarebbe contento e si divertirebbe. Alla fine sento che si parla di bilanciamento, ma questo non è reale. Introducendo i giri di motore liberi, la Ducati non ha più limiti, infatti basta vedere la loro potenza in rettilineo così come il fatto che è la moto più performante”.
Toprak, parliamo di futuro. È vero che hai firmato con Honda per la MotoGP nel 2026?
"Non c’è nulla di vero: non ho firmato con Honda, tantomeno farò delle wildcard. Leggendo tutto ciò sorrido, perché ieri mio fratello mi ha chiamato per domandarmi di Honda. Detto sinceramente vorrei sapere chi scrive queste cose e perché... È vero che ho il contratto in scadenza con BMW, ma per il momento non ho parlato con nessuno”.
Parlando di MotoGP, la priorità di Kenan è sempre stata quella di una sella factory. L’unica che potrebbe liberarsi a fine stagione è proprio quella di Marini, il cui contratto scade a fine 2025…
“Soltanto Marini? C’è anche la Yamaha (scherza)… Battute a parte: al momento non sto parlando con nessuno. Non nego di avere il sogno di correre in MotoGP, ma vedremo quello che accadrà. Sarà fondamentale avere una giusta direzione da seguire. La cosa certa è che nel 2027 cambieranno le regole e ogni cosa sarà nuova, dato che arriverà anche Pirelli. Vedremo, ora devo rimanere concentrato sulla Superbike e sulla mia BMW, poi il futuro si vedrà. Di sicuro in MotoGP abbiamo una Ducati molto competitiva e penso che anche nel 2027 sarà forte”.