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MotoGP, Quartararo: "Le Mans unica pista amica. A questo punto meglio fare la wild card"

"Sul giro singolo siamo cresciuti, ma ormai non so più cosa aspettarmi. L'augurio per Austin è di divertirmi ed essere più vicino ai migliori. La top 5? Non voglio sbilanciarmi"

MotoGP: Quartararo:

Almeno dall'esterno la M1 non sembra essere più quella in affanno dello scorso anno o del 2023, eppure Fabio Quartararo, alla vigilia del GP del Texas non si è mostrato particolarmente convinto di poter dire la sua in America. Al contrario El Diablo ha ammesso tutte le sue preoccupazioni e perplessità, compresa quella che lol vede incapace di dare un giudizio realistico sul livello della moto.

"Spero sia un weekend migliore per Yamaha visto che l’ultimo è stato complicato. Al di là del risultato spero comunque di ritrovare le buone sensazioni. In Thailandia abbiamo faticato oin termini di grip posteriore, mentre in Argentina non avevo il passo. Qui punto alla costanza e a divertirmi - ha dichiarato ai media - Domani ci saranno delle novità da provare, ma nulla di significativo o che ci potrà aiutare in maniera rilevante. Magari Fernandez testerà qualcosa di più".

Tornando con la mente ai primi due ruond stagionali ha quindi spiegato: "Cosa sia successo a Buriram lo sappiamo, mentre a Termas de Rio Hondo semplicemente ci è mancato il ritmo. Qui mi aspetto lo stesso di faticare, anche se sul giro singolo non siamo messi male. Non credo di poter finire in top 5, però sono ottimista su una maggior vicinanza ai migliori".

L’avvio di Mondiale è stato al di sotto delle attese soprattutto alla luce delle premesse invernali. “I test di Sepang hanno dato false informazioni, ma lo sapevo perché il tracciato era molto gommato e l’aderenza perfetta, un po’ come quella che hanno gli altri ovunque.Quando credi fortemente in qualcosa e i riscontri non arrivano velocemente è sconfortante, in più se prima sapevo da un giudizio sulla moto, adesso è tutto un'incognita".

Per cercare di raddrizzare la situazione tanti saranno gli impegni in pista. "Da Jerez alla pausa estiva saremo sempre in azione tra test privati, credo almeno 6 o 7 giorni, quelli IRTA e le gare. Mi auguro almeno che ci siano delle cose concrete da provare - la sua speranza prima di un'amara osservazione - Dove andremo bene? Le Mans sarà un buon tracciato per noi perché il grip è costante e non cala, ma si tratta di una corsa su dieci. A questo punto meglio fare la wild card".

Infine qualche parole sull'incontro con il pilota di motocross Maxime Renaux. "E' stato bello perché avevo la mia moto, ma ho potuto provare la sua ed era completamente diversa. Per quanto concerne il cross non avevo mai avuto la chance di salire su una moto ufficiale  e si sente subito la differenza. Ho pure fatto un time attack sull’ultimo, anche se lui ha segnato il record e io ero sedici secondi dietro. È stato impressionate", ha chiosato.

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