La rivelazione di queste prime gare della MotoGP targate 2025 è stata la Honda. Dopo anni di declino e zero in pagella, finalmente la giapponese ha dato cenni di ripresa e soprattutto ha portato morale ad un box fino a pochi mesi fa affranto e sfiduciato. Lo sa bene anche Luca Marini il quale, a poche ore dal via del weekend di Austin, ha ammesso di sentirsi sollevato dalle risposte avute in pista.
L’inizio di stagione, infatti, non è stato affato male, addirittura in Argentina tre moto della casa dell'Ala Dorata hanno tagliato il traguardo in top 10. “E’ stato fatto un ottimo lavoro e ciò ci sta permettendo di ottenere risultati. Da metà stagione 2024 e poi per tutto l’inverno ci siamo dati un gran da fare. Personalmente mi sento molto soddisfatto per come mi sono confrontato con gli ingegneri e i giapponesi. Assieme abbiamo individuato strade che hanno dato dei frutti. A mio avviso il nostro livello attuale, a meno di problemi, è da primi dieci, ma ritengo ci sia del margine di miglioramento. E’ chiaro che gli altri non staranno fermi, ma continuando così potremo arrivare molto più in alto durante il campionato".
Nell'edizione 2023 del round texano la RC213 V aveva staccato tutti con Alex Rins alla guida. "E' passato del tempo. Anche se è un tracciato amico sono cambiate diverse cose ed è Ducati ad essere favorita. Tra l’altro dovrebbe piovere, per cui sarà da vedere se saremo in grado di inserirci tra i primi”, ha concluso pragmatico.
Infine un commento sulla recente visita all'Autódromo Internacional Ayrton Senna di Goiânia in vista del ritorno nel Mondiale nel 2026. "Abbiamo fatto video promozionali e foto, non ci abbiamo girato davvero. A mio avviso c’è molto lavoro da fare sia sotto il profilo della sicurezza, che dei box e delle strutture utili, paddock compreso, ma penso che in un anno ce la faranno. La pista è abbastanza piccola, assomiglia un po’ al Sachsenring però con delle curve molto veloci. Ci saranno molti giri da fare in gara. Probabilmente sopra ai 30. Vedremo".