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MotoGP, Marc Marquez: "La miglior guerra psicologica è essere veloci in pista"

"Non credo ce ne sia bisogno per vincere. Bagnaia? lo vedo forte, in Europa vedremo i veri livelli di questo campionato. Austin? meglio affrontare le aspettative che i dubbi. Io come Hamilton? entrambi siamo saliti su una rossa e abbiamo fatto bene"

MotoGP: Marc Marquez:

Marc Marquez sbarca ad Austin, uno dei suoi 'terreni di gioco' preferiti, e la pressione sulle spalle dello spagnolo in termini di aspettative è a stelle e strisce, se ci perdonate la battuta. Complice un inizio di stagione che definire perfetto sarebbe riduttivo, a Marc affrontare le suddette aspettative piace eccome, lasciando più che altro i dubbi ai propri rivali, che dovranno trovare il modo di spodestare lo sceriffo che sul tracciato vanta un curriculum da sette vittorie.

Certo, nessuna di questa su una Ducati, che però qui vinse con Bastianini in passato e che quindi non sembra aver nulla da temere, anche se l'errore è sempre dietro l'angolo. Ed è forse proprio la paura di commettere un errore, di sporcare un inizio di stagione così perfetto, a impensierire lo spagnolo, che ai giornalisti ammette 'di guardare sempre in negativo' per non farsi trascinare troppo dagli entusiasmi, anche se non è facile. Quanto poi alla sfida in casa col fratello Alex, lo spagnolo mette le cose in chiaro: nessun bisogno di giochi psicologici, ciò che conta è solo la velocità in pista, mentre su Bagnaia rassicura: "se non si trova con la moto è comunque sul podio, in Europa inizierà il vero campionato e lui sarà un rivale per il titolo".

Hai avuto un inizio di stagione perfetto, sei mai arrivato qui al Cota con sensazioni migliori?
"E' chiaro che abbiamo iniziato il campionato nel modo migliore possibile - esordisce Marc - ad ogni sessione le sensazioni sulla moto migliorano. Mi sento a mio agio sia in pista che col team il che è importante. Dobbiamo però rimanere concentrati però, perchè ad esempio nella mia miglior stagione in MotoGP nel 2019, commisi il mio unico errore proprio su questo tracciato".

Dopo un inizio di stagione come il tuo, tutti sono convinti che qui ad Austin ti ripeterai. Avverti la pressione delle aspettative?
"So che le aspettative su di me sono sempre più alte gara dopo gara, ed i risultati negli scorsi weekend non hanno aiutato. Penso che sia meglio dover affrontare delle aspettative che dei dubbi. Per questo motivo ricordavo il 2019, cerco sempre di pensare anche al lato negativo per evitare i problemi e quell'eccesso di fiducia che può crearci degli ostacoli. Domani vedremo il nostro livello e quello dei nostri avversari".

Detieni il record di vittorie su questo circuito, se Domenica non dovessi vincere, non sarebbe un disastro forse ma sarebbe una sorpresa.
"Come dico spesso, non tutto è sempre sotto il nostro controllo. Bisognerà cercare di non esagerare e non commettere degli errori".

Pensi che se questa sfida con tuo fratello andrà avanti in questo campionato, ci sarà bisogno di una lotta anche sul piano psicologico?
"L'ho sempre detto, non credo nella guerra psicologica e conosco bene mio fratello. La miglior guerra psicologica, il miglior modo di vincere, è essere veloci in pista. E' sempre stato così, in passato come nel presente. Puoi essere un vero politico a parole ma se poi in pista non trovi i risultati non c'è alcuna guerra. Con Alex come fratelli ognuno ha la sua squadra e fa il proprio lavoro, poi è chiaro che capita di scambiarci delle opinioni ma questo non influisce e ognuno dà il 100% in pista".

Come vedi Bagnaia invece?
"Lo vedo forte. E' chiaro, in questo inizio di campionato ha avuto qualche difficoltà ma il vero campionato inizierà in Europa. Ha già ottenuto dei punti nelle prime gare, ma lì vedremo chiaramente il livello di ciascuno di noi. Personalmente lo vedo bene e tranquillo, e pur non trovandosi bene con la moto è comunque sempre sul podio. Penso quindi ancora che sarà un rivale in ogni gara ed un rivale per il titolo quest'anno".

Qui ad Austin hai un record di vittorie. Ti piacerebbe affrontare più circuiti qui negli Stati Uniti?
"Certo, e poi la maggior parte dei circuiti qui girano a sinistra! - scherza Marc - quindi facciamolo".

In Italia sei stato accostato ad Hamilton, pensi di avere qualcosa in comune con lui?
"Anche lui ha cambiato casa quest'anno, ed è saltato su una macchina rossa - scherza ancora lo spagnolo - ed ha già ottenuto un buon risultato nella sprint in Cina. Per me è un piacere essere accostato a Lewis Hamilton, non è solo un grande pilota, è una superstar. Abbiamo stili diversi certo, ma è sempre bello essere accostati a dei grandi atleti, indipendentemente da quale sport appartengano".

Sembra che Martin sarà qui al Cota per legare meglio col team Aprilia.
"Penso sia positivo per lui e per l'Aprilia. Ci serve il numero uno in pista e ci serve un'Aprilia competitiva, più piloti ci sono più ne giova il campionato. E' una buona strategia, e questo forse potrebbe voler dire che lo vedremo in pista già in Qatar, quindi è importante per un pilota adattarsi non solo alla moto ma anche al team".

Per questo weekend porterai anche un casco con una livrea speciale.
"Mi piace introdurre un design diverso qui ad Austin perchè... dopotutto siamo negli Stati Uniti! E' un circuito speciale, stavolta ci siamo ispirati a quei custom speed shops, ha un design che mi piace, spero piaccia anche ai fans e sarebbe bello riuscire a portarlo sul podio".
 

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