Nei rispettivi campionati Ferrari e Ducati stanno schierando dei pesi massimi rendendo le loro formazioni attuali le più temibili del lotto, eppure i risultati raccolti sono molto diversi, o almeno lo sono stati finora. Se il Cavallino non riesce a finalizzare e la dimostrazione l’abbiamo avuta nel recente weekend della Cina in cui la vittoria di Hamilton nella Sprint è stata vanificata da un peccato veniale commesso dal muretto nel GP con tanto di squalifica di entrambe le monoposto, la Casa di Borgo Panigale con il team ufficiale al peggio fa terza o quarta.
Chiamati a fare un confronto tra le due realtà i due ducatisti hanno tenuto a fare dei distinguo. “Da noi l’aspetto umano ha una rilevanza maggiore – la riflessione di Pecco Bagnaia - Ne consegue che nonostante la sua competitività in certe situazioni, la scuderia di Maranello purtroppo non è ancora al livello di altri. Sicuramente stanno migliorando tanto. Leclerc e Lewis o comunque anche Carlos Sainz lo scorso anno stanno facendo e hanno fatto un gran lavoro, noi però come marchio abbiamo trovato la quadra prima. La nostra moto è forte e può vincere dei titoli almeno dal 2016/2017, sebbene io personalmente sia riuscito ad essere incisivo solo dal 2021. Il Mondiale scorso non l’ho vinto io, però il costruttore ha primeggiato nelle ultime tre stagioni. A mio avviso dunque, è difficile fare un paragone, l’unica cosa simile è che se corri su una Rossa, a due o quattro ruote che sia, sai di farlo con una eccellenza”.
Ancora meno avvezzo ad avvicinare i due mondi Marc Marquez. “La somiglianza? Solo il colore. Ham è il pilota mediaticamente più forte in Formula 1, assieme ad Alonso e Verstappen, tuttavia adesso stanno arrivando giovani come Norris e Russell. Può sembrare che il nome pesi molto, ma in realtà non aiuta a vincere. Per quanto mi riguarda cercherò di avere la meglio nella mia disciplina e soprattutto di aiutare la squadra per provare a stare davanti, in quanto quando si è veloci e si detta il passo tutto diventa più bello”, la sentenza dell’asso di Cervera.