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MotoGP, Martin a nudo sul suo VLOG: leggo “La Via del Guerriero di Pace”, mi motiva

Il campione del mondo ha dato vita ad una rubrica personale su You Tube. Jorge svela ai fan la sua giornata tipo tra allenamenti e terapie. La prima puntata l'ha voluta dedicare alla routine che lo vede impegnato da ormai sei settimane  

MotoGP, Martin a nudo sul suo VLOG: leggo “La Via del Guerriero di Pace”, mi motiva
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Mentre si attende di scoprire quando potrà tornare in pista a seguito del doppio incidente patito durante l’inverno che gli ha impedito di effettuare i test e di prendere parte ai primi due appuntamenti stagionali, Jorge Martin ha deciso di aprire la porta ai tifosi e di farli entrare nel suo mondo al di fuori delle gare. Tra cucina e appuntamenti sul divano per non perdersi nemmeno una puntata delle sue serie tv/Netflix preferite, il pilota Aprilia non ha mai perso la voglia di allenarsi. Una preparazione fisica che attualmente sta alternando alla fisioterapia, in particolare quella Super Induttiva, essenziale per recuperare al 100% la mano e i piedi infortunati.

“Nei primi giorni durante le terapie ero sempre con il telefono in mano, ma adesso mi sono stancato e ho pensato di acculturarmi un po’ leggendo “La Via del Guerriero di Pacedi Dan Millman che mi ha consigliato il mio psicologo, in quanto parla di uno sportivo che si infortuna e deve focalizzarsi sul presente. Mi sta tornando utile. Lo avevo messo da parte, però ho dovuto tirarlo fuori di nuovo”, ha svelato nel suo Vlog personale su You Tube, un progetto in divenire che vedrà il coinvolgimento dei fan stessi con proposte sugli argomenti da trattare.

Accompagnato dall’amico allenatore Echevarria, noto per aver disputato diverse volte l’Iron Man, l’iberico non può esimersi neppure dalle sessioni in piscina, tra apnea e mobilità del piede, a cui fa seguire un’altra ora e mezza di terapie in camera iperbarica.

“Dopo averla fatta mi sento molto bene, ti riempie di energia in quanto porta tanto ossigeno, oltre ad essere un ottimo antiinfiammatorio che personalmente mi consente di camminare molto meglio. Magari è un po’ noioso, ma va bene così”, le sue parole, prima di passare alla penultima attività di giornata, i rulli.

Lavorare sulla bici mi permette di fare pressione sulle mani come succede quando si è in moto, in particolare in frenata – ha spiegato – Sto dando davvero il massimo per recuperare perché in meno di un mese  devo essere di nuovo della partita. Non ci sono altre opzioni. Sono già sei settimane che faccio questa routine. Mai avrei pensato che una lesione mi avrebbe impegnato così a lungo. Dopo l’incidente di Portimao era stato difficile riprendermi, ma ci ero riuscito in un mese. In questa occasione sono salito una volta su una supermotard, però la MotoGP è lontana", ha dovuto riconoscere non senza una punta di ottimismo.

 “L’allenamento in bicicletta è duro e intenso, tuttavia ogni giorno mi avvicino di più al recupero ed è ciò che mi motiva, ha affermato chiudendo poi la sua giornata tipo con la diatermia, una terapia utile ad evitare il rischio di fibrosi ed aumentare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione cellulare.

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