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MotoGP, Hodgson: “Carchedi diceva che Bagnaia non avrebbe battuto Marquez a parità di moto”

“Era il suo capotecnico l’anno scorso e sapeva quanto fosse svantaggiata la Ducati del 2023 rispetto a quella del 2024. Marc è il pilota migliore ed è tornato sulla moto migliore, come nel 2014”

MotoGP: Hodgson: “Carchedi diceva che Bagnaia non avrebbe battuto Marquez a parità di moto”

Alla luce della splendida stagione disputata nel 2024 con il team Gresini, tutti si aspettavano di vedere un Marc Marquez in grande spolvero nel suo secondo anno in sella a una Ducati, il primo da pilota ufficiale della Casa di Borgo Panigale. Era difficile però immaginare la schiacciante superiorità mostrata dal pilota di Cervera in questo avvio di campionato, capace di fruttargli ben quattro vittorie, tra Sprint e Gran Premi, in altrettante gare disputate.

Una netta differenza rispetto ai risultati sin qui ottenuti dal suo compagno di box Francesco Bagnaia che, in questo suo quinto anno con la squadra, non è ancora riuscito ad aggiudicarsi un piazzamento migliore del terzo gradino del podio che ha ottenuto fino al GP d’Argentina, concluso in quarta posizione.

Tra coloro che non avevano alcun dubbio sul potenziale dell’otto volte iridato si può però annoverare il suo capotecnico, Frankie Carchedi. Il quale, dopo averlo visto all’opera nel 2024, era certo che Marc potesse rendere trionfale il suo debutto in Rosso.

“Frankie me lo diceva da sei mesi - ha ammesso l’ex pilota e commentatore di TNT Sports Neil Hodgson dopo la gara sudamericana - Ovviamente era il capotecnico di Marc l’anno scorso, quindi ha visto quanto fosse svantaggiata la Ducati 2023 rispetto alla 2024. Secondo lui - che era in possesso dei dati - si trattava di 4-6 decimi al giro. Diceva: ‘Se metti Marc sulla stessa moto di Bagnaia, questi non sarà in grado di batterlo’. Perché? Perché Marc è un pilota migliore”, come riportato da Crash con la frase idiomatica to lay a glove.

Seecondo il Campione del Mondo della Superbike 2023, il potenziale di Marc in questo avvio di campionato è equiparabile a quello messo in campo nel 2014. La stagione in cui ha conquistato il suo secondo titolo in MotoGP, vincendo i primi 10 appuntamenti dell’anno e un totale di 13 GP sui 18 in calendario. 

“Nel 2014 la Honda era la moto migliore e Marc era il miglior pilota sulla miglior moto” ha detto Hodgson, spiegando perché questo Marquez è come quello di 11 anni fa: “Successivamente, la Honda non è migliorata a differenza degli altri, quindi tutte le vittorie, i Mondiali e i successi, dipendevano dal fatto che Marc era il pilota migliore, non sulla moto migliore. Poi, ovviamente, dopo il 2019 e gli infortuni, siamo arrivati a questo 2025, dove il miglior pilota è di nuovo sulla moto migliore”.

Anche il collega del britannico, Michael Laverty, ex pilota e analista di TNT Sports, è convinto che il 32enne sia nel suo momento migliore.

“È il miglior Marc Marquez - ha affermato - Si è reinventato, dopo aver rotto il braccio, subito interventi chirurgici e la riabilitazione. Ha rivalutato la sua carriera tornando in un team privato, (ora) ha la moto ufficiale ed è bello vedere che il cerchio si è chiuso e che è in grado di mostrare le sue capacità, che non sono mai state in discussione”.

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