Alla fine a celebrare davvero in quel di Shanghai sono state le McLaren, mentre per la Ferrari la Sprint Race si è rivelata una magra consolazione. In una gara povera di emozioni non fosse per le primissime battute, il poleman Oscar Piastri ha dominato dall’inizio alla bandiera a scacchi, senza mai aver sofferto la pressione di qualcuno, neppure quella del compagno di squadra Lando Norris, protagonista di un’ultima manciata di giri con il cuore in gola a causa di un pedale del freno via via sempre più lungo. Incapace di fronteggiare il connazionale della papaya in fase di avvio, George Russell si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio, mentre l’altra W16 del debuttante Andrea Antonelli, chiudeva ottavo con tanto di elezione a “Pilota del giorno” da parte dei tifosi, per come ha saputo gestire la sua seconda corsa in F1.
Non è partito bene e ne ha pagato le conseguenze Max Verstappen. Su una Red Bull lontana anni luce dal bolide invincibile di quando c’era Adrian Newey alla progettazione, il campione in carica ha ottenuto la medaglia di legno perlopiù grazie alla strategia box e ad un bel sorpasso su Leclerc sul finale, mentre dietro di lui il muretto rosso decretava proprio che Charles dovesse stare definitivamente davanti ad Ham perché maggiormente in forma, nella speranza di un risultato più esaltante che, in realtà, non è arrivato. Per i due di Maranello non si è trattato di un gran premio particolarmente rilassante, visto che nel concitato start sono rimaste chiuse a panino e per il monegasco è arrivata pure la parziale rottura dell’ala anteriore.
Degna di lode la prestazione della Haas giunta settima con Esteban Ocon e decima con l’appena 19enne Oliver Bearman, come l’italiano ancora alla prima presa di contatto con il GP del Circus. Molto bene Alex Albon, riuscito addirittura a comandare la gara prima della sosta. Un buon segno, dunque, da parte della Williams che però con Carlos Sainz non è andata oltre la tredicesima piazza. Infine, da segnalare il penultimo posto di Liam Lawson su Red Bull e il ritiro di Fernando Alonso. Lo spagnolo dell’Aston Martin non ha potuto fare altre che rientrare al box dopo aver constato un guasto all’impianto frenante appena dopo quattro giri di azione.
“La monoposto è stata perfetta. Oggi però, sono rimasto stupito dal diverso comportamento delle gomme, in particolare le hard si sono dimostrate più prestazionali del previsto. Una bella sorpresa. Credo di aver ottenuto quanto avrei meritato lo scorso fine settimana. Sono felice”, l’emozione del vincitore.
“Sono partito come volevo, ma poi al pit George è passato. Sono diventato nervoso, ma nella seconda parte di corsa le cose sono andate meglio, salvo per i freni, uno dei miei incubi peggio. Negli ultimi giri ho perso fino a quattro secondi. Mi sono spaventato, ma ce l’ho fatta”, il racconto di Lando.
“Ottimo piazzamento. Sapevamo che le McLaren erano più veloci di noi in alcune sezioni cruciali. Da subito ho capito che la strategia ad una sosta sarebbe stata fattibile e tutto si è semplificato. Lo definirei uno dei miei migliori weekend in F1”, il commento del terzo arrivato.