Dopo aver dominato la stagione 2024, la Ducati sta dettando legge anche in questo inizio di campionato. Nel quale ha messo a segno già quattro vittorie, tra Sprint e Gran Premi, con Marc Marquez.
Mentre da un lato del box ufficiale della Casa bolognese il 32enne festeggia con il fratello Alex, insieme al quale ha monopolizzato i primi due gradini del podio in tutte le corse sin qui disputate; dall’altro Francesco Bagnaia si trova in un momento completamente diverso: il piemontese sta faticando a esprimere tutto il suo potenziale in sella all’ultima evoluzione della Desmosedici e, dopo soli due appuntamenti, paga già un ritardo di 31 punti dalla vetta.
Una situazione che Ruben Xaus ha analizzato nella puntata del Talk Show “Duralavita”, dedicata al GP d’Argentina.
“Sono d’accordo sul fatto che Pecco tornerà e che farà delle belle gare, ma accadrà anche nel momento in cui Marc o Alex glielo permetteranno. Perché per loro potrebbe essere un bene che Pecco faccia una gran gara in alcuni weekend” ha osservato l’ex pilota, sottolineando il diverso momento che si stanno trovando ad affrontare i due piloti ufficiali Ducati: “Marc ha trascorso due, tre o quattro anni di sofferenza, l’anno scorso stava costruendo ed erano tutti suoi rivali, perché con la moto del team Gresini non si è adattato subito ovunque. Perché che era la prima volta che correva con quella moto. Pecco negli ultimi anni è stato al top e controllava, ma dall’inizio di quest’anno, ovunque si giri, c’è qualcuno che cerca di attaccarlo. Questo perché ci sono quattro ottime Ducati, la Honda che sta iniziando a far bene e la KTM, magari con Acosta”.
Parlando degli attuali valori in campo, lo spagnolo ha aggiunto: “Credo che Acosta stia vivendo un po’ quello che è successo a Pecco. Ha pensato che forse quest’anno sarebbe stato tutto più facile, perché ha visto che stava arrivando Joan Mir. È stato in lotta con Mir per tutta la gara e se gli avessero detto in inverno che avrebbe battagliato con Joan Mir per fare sesto avrebbe detto che gli stavano raccontando una barzelletta. Penso che il livello si alzi ogni anno, che cresca ogni giorno, e che quello che sta succedendo abbia creato uno schema tale per cui tutti credono di potercela fare, grazie ad Alex Marquez”.
Osservando la situazione all’interno del box ufficiale Ducati, il 47enne non vede analogie con un’altra convivenza difficile come quella tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo in Yamaha.
“Pecco, con tutto il rispetto, è un gran campione, ma non ha il carisma di Valentino Rossi. Mentre Marquez ha un carisma simile a quello di Valentino. L’equazione è diversa" ha spiegato, parlando poi di alcuni aspetti che accomunano i due campionissimi: “Marc ha imparato da un grande pilota, Valentino Rossi, e sta emulando Valentino in molte situazioni. Per alcuni aspetti direi che è addirittura un Valentino Rossi migliorato, perché non abbocca alle provocazioni. Credo che questo gli stia permettendo di controllare i tempi, ma è così anche perché ha suo fratello accanto a sé e questo, a volte, gli fa tirare il freno a mano”.
Quanto cambia per il 32enne lottare contro suo fratello o contro un altro pilota come Bagnaia? “Marc non ha alcuna paura di attaccare Pecco, ma ha timore ad attaccare suo fratello. Per questo lo fa con calma, perché se Marc o Alex vedono che uno dei due sta infilando la ruota della sua moto, non andranno a chiudere, ma saranno onesti” ha commentato Xaus, prima di esprimersi sulla grande crescita compiuta negli ultimi mesi da Alex Marquez: “Il giorno in cui la vita farà il ‘click’ giusto, quello in cui Marc non potrà recuperare come ha fatto in queste due gare e passarlo, il giorno in cui Alex lo batterà uno contro uno, la prima volta in cui avrà la meglio, lo batterà cinque volte perché questo dà al pilota una serenità emotiva, che gli permette di fare un salto di qualità che forse, a causa della pressione dei primi anni, non ha fatto. Credo che il salto di qualità compiuto da Alex quest’anno sia stato soprattutto emotivo, psicologico, e dovuto al fatto di aver ritrovato una moto stabile”.